Posted On 9 Marzo 2021 By In Innovazione With 954 Views

5 competenze di cui il procurement ha bisogno adesso

La funzione Acquisti evolve di continuo e chi se ne occupa quotidianamente per tenere il ritmo del cambiamento deve sapersi aggiornare. Per affrontare le sfide che si potranno presentare di volta in volta, i professionisti devono affinare le proprie competenze: Procurious ne ha identificate cinque.

Risk management

Essere aggiornati su tutte le norme e i regolamenti attuali che disciplinano il processo di acquisto e anche consapevoli dei cambiamenti nella legislazione nazionale e internazionale in materia di salute e sicurezza e rapporti con i dipendenti.  Sarà necessario condurre un’analisi approfondita dei rischi per le attività di approvvigionamento lungo le  catene e tenere sotto controllo anche gli aspetti etici e di sostenibilità.

Capacità di storytelling e presenza esecutiva

Complice la pandemia, procurement e supply chain stanno catalizzando l’attenzione dei C-level in azienda e diventa dunque importante sapersi presentare nel modo più idoneo. In sostanza è fondamentale sapersi vendere e raccontarsi attraverso le storie in cui la funzione ha apportato valore nell’organizzazione. Ma non solo lo storytelling è importante, infatti, anche la presenza esecutiva deve entrare in gioco: saper catturare l’attenzione del management ed essere preso sul serio dovrà essere la priorità del procurement. La sua importanza in questo modo non verrà messa in discussione.

Sviluppo continuo

Stare fermi non porterà a una crescita. Per questa ragione i professionisti degli acquisti non devono mai smettere di investire sul proprio sviluppo personale. L’abilità e la propensione a mettersi sempre in gioco è una vera e propria competenza da acquisire e un obiettivo da inserire nella propria to-do list. Anche il management dovrà percepire questa volontà e essere sicura di investire sul talento giusto.

Business intelligence

Il procurement deve occuparsi dello sviluppo delle proprie capacità di Business Intelligence dal momento che potrebbe non solo fornire un vantaggio competitivo per l’azienda stessa, ma consentire anche alla funzione di liberarsi delle attività manuali.  Nello specifico sarà essenziale sapere quali attività automatizzare e applicare nuovi processi e tecnologia da affiancare alle competenze più soft. Solo così gli acquisti potranno definirsi una funzione in grado di generare il cambiamento e di stare al passo con le evoluzioni.

Essere digitalmente competente

Il futuro del procurement e della supply chain è digitale e non più manuale; solo grazie a questo passaggio si potrà passare al livello successivo e concentrarsi sulle mansioni più strategiche e di valore. Oggi, dopo che lo smart working è la nostra realtà, gran parte delle attività che prima avvenivano faccia a faccia si sono digitalizzate: dalla gestione e negoziazione dei fornitori fino alla formazione stessa.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.