Mentre sempre più aziende stanno continuando il loro percorso di trasformazione digitale della supply chain, il terzo studio annuale condotto da ToolsGroup, leader globale nel software di pianificazione della supply chain, e Council of Supply Chain Management Professionals (CSCMP) ha rivelato che il deficit di risorse/competenze è il principale ostacolo allo sviluppo dei progetti digitali.
Nel periodo gennaio-marzo 2022, CSCMP e ToolsGroup hanno intervistato più di 300 professionisti della supply chain a livello mondiale. Gli intervistati includono dirigenti, manager e pianificatori/professionisti nei settori produzione, vendita al dettaglio, distribuzione all‘ingrosso, servizi logistici di terze parti e consulenza.
La ricerca di quest’anno rivela la pesante ricaduta che la carenza di manodopera sta avendo sulla trasformazione digitale della supply chain: gli intervistati hanno individuato “l’aumento degli sforzi di reclutamento e formazione” come principale investimento in aumento per il 2022.
Prospettive per il 2022 alla luce delle interruzioni
Secondo lo studio, la maggior parte delle aziende ha iniziato il 2022 con prospettive di business positive, tuttavia rimane preoccupata per fattori esterni che hanno devastato le catene di approvvigionamento negli ultimi due anni.
In cima alla lista delle preoccupazioni troviamo:
- I ritardi nella catena di approvvigionamento (25%);
- L’aumento dell’inflazione (24%);
- L’aumento dei costi di evasione ordini (19%);
- La necessità di aumentare l’accuratezza delle previsioni di domanda (18%).
A confronto, gli intervistati sono meno preoccupati per questioni interne come cicli di vita dei prodotti più brevi, rischio di obsolescenza o più opzioni di produzione.
Nonostante queste sfide, le aziende proseguono verso la trasformazione digitale
La maggioranza delle aziende (93%) è attivamente impegnata nel processo di trasformazione digitale, con il 31% nella fase di esecuzione, 25% nella fase esplorativa, 18% nella fase di valutazione, 11% nella fase di ricerca del supporto e 8% nella raccolta dei risultati.
Solo il 6% ha dichiarato di non perseguire affatto una strategia di trasformazione digitale: un numero in calo rispetto al 10% rilevato nel sondaggio CSCMP/ToolsGroup del 2021.
Aumentano gli investimenti in ambito automazione e resilienza della supply chain
In risposta alla carenza di risorse causata dalla pandemia e dalla “grande rassegnazione”, il 51% delle aziende afferma che nel 2022 aumenterà l’automazione per concentrare il personale su attività a maggior valore.
Inoltre, entrambi con il 47%, l’implementazione di processi per favorire una reazione migliore e più rapida alle interruzioni impreviste e l’aumento della resilienza della supply chain sono gli altri obiettivi principali per il 2022.
l ruolo della forza lavoro nella trasformazione digitale è cruciale
Le persone sono tra le principali priorità quando si tratta di obiettivi aziendali per la trasformazione digitale della supply chain. In effetti, l’assunzione di personale aggiuntivo/maggiore formazione è l’area di investimento numero uno per il 2022 per le aziende di tutte le dimensioni e in qualsiasi fase di digitalizzazione.
Gli ostacoli alla digitalizzazione includono:
- Carenza di risorse;
- Qualità dei dati;
- Paura del cambiamento/avversione al rischio;
- Incertezza legata al Covid (anche se in calo rispetto ai risultati dello scorso anno);
- Mancanza di collegamento tra IT e business;
- Mancanza di una roadmap per la trasformazione digitale.
Tra gli aspetti più importanti per il successo:
- Il 50% ha indicato la necessità di una continua attenzione alle persone, ai processi, alla tecnologia e alle implicazioni di sicurezza;
- Il 45% ha sottolineato l’importanza di una gestione del cambiamento e da una comunicazione efficace;
- Il 43% ha indicato la necessità di sviluppare obiettivi guidati dalla leadership.
In sintesi
Dalla ricerca è emerso chiaramente che le aziende di tutte le dimensioni e tipi stanno lavorando alla trasformazione digitale della supply chain, con strategie di pianificazione che puntano soprattutto sulle persone e sull’automazione per far fronte alla nuove sfide.
Mentre proseguono questo percorso, le aziende aumenteranno i loro investimenti in soluzioni tecnologiche per migliorare la produttività e permettere ai collaboratori di dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto, sviluppando al contempo un’attenzione crescente al reclutamento, alla formazione e alla fidelizzazione dei talenti necessari per portare avanti l’attività.
“Gli ultimi due anni hanno messo in luce la necessità di digitalizzare la pianificazione della supply chain e, fortunatamente, più aziende che mai stanno rispondendo intensificando gli sforzi per trasformare le loro operazioni”, ha dichiarato Caroline Proctor, Cmo di ToolsGroup. “La percentuale di aziende che non perseguono affatto una strategia di trasformazione digitale è al 7%, la più bassa che abbiamo misurato finora. I nostri risultati rivelano un aumento degli investimenti in software, automazione e persone”.
“I risultati dello studio di ricerca mostrano che le aziende stanno procedendo in maniera costante verso la trasformazione digitale”, ha osservato Mark Baxa, presidente e Ceo di CSCMP. “Man mano che le sfide della supply chain diventano più frequenti e intense, i leader aziendali sono sempre più concentrati sull’implementazione di soluzioni che possano aiutarli a gestire meglio il rischio, bypassare la carenza di competenze e diventare più resilienti”.