Posted On 7 Luglio 2021 By In Sostenibilità With 608 Views

Emissioni negative, la strada per salvare il clima?

Molti le descrivono come una via piena di rischi, altri non le ritengono abbastanza: le emissioni negative si stanno imponendo come tecnologie che potrebbero aiutare le aziende a raggiungere i propri obiettivi green, tanto da spingere McKinsey a realizzare un report di cui a breve vi racconteremo i risultati principali, che potrete calare nella vostra realtà.

Le aziende da alcuni anni a questa parte, chi più e chi meno, stanno tentando di ridurre significativamente le proprie emissioni di carbonio e forse dovrebbero iniziare a considerare come alleato anche l’attività di rimozione del carbonio dall’atmosfera attraverso la creazione di emissioni negative. Ma di cosa si tratta? Secondo il blog di ENI, si tratterebbe di emissioni sottratte dall’aria grazie all’uso delle tecniche, naturali o artificiali, della Carbon Dioxide Removal. Quest’ultima è sostanzialmente la tecnologia che permette di togliere l’anidride carbonica dall’atmosfera, una volta prodotta ed emessa in aria, e fa parte della branca dell’“ingegneria climatica”. Tra le tecniche impiegate per fare Carbon Dioxide Removal troviamo:

  • afforestazione e riforestazione (che utilizzano l’abilità naturale delle piante di catturare e immagazzinare la CO2)
  • attività da parte degli oceani o del suolo di fissare l’anidride carbonica atmosferica trasformandola in composti del carbonio
  • macchine” costruite dall’uomo che filtrano enormi quantità di aria e sono in grado di separare e trattenere la CO2 per poi stoccarla o utilizzarla

Emissioni negative, come sfruttarle?

L’anidride carbonica recuperata dall’aria grazie a queste tecniche diventa“emissioni negative”, proprio perché non viene emesso nuovo gas in atmosfera ma, al contrario, viene tolto. La CDr, dunque, è uno strumento che consente di intraprendere un percorso di transizione energetica e che può contribuire alla decarbonizzazione. McKinsey, poi, delinea nel corso del report quelli che possono essere gli scopi di questa innovazione:

  • compensare le emissioni residue, difficili da abbattere
  • ridurre la CO2 atmosferica se le riduzioni delle emissioni non vengono fornite abbastanza rapidamente
  • rimuovere le emissioni storiche dall’atmosfera per un clima stabile a lungo termine

Al momento però sembra che il mondo sia molto lontano dal raggiungere un livello sufficiente di emissioni negative. Anche se tutti gli obiettivi di riduzione della CO2 dovessero essere raggiunti, a meno che le emissioni negative non vengano ridimensionate, il mondo probabilmente supererà il livello di carbonio di 1,5°C prima del 2040, aggiungendo più CO2 atmosferica di quella che gli scienziati considerano ammissibile. Questo significa che il mondo è condannato a un maggiore riscaldamento? Al contrario, una recente analisi di McKinsey per la Coalition for Negative Emissions suggerisce che è possibile scalare le emissioni negative con un portafoglio di soluzioni sostenibili:

  • NCS (natural climate solutions)
  • BECCS (bioenergy with carbon capture and storage)
  • DACS (direct air capture and storage)

che potrebbero fornire dagli 8 ai 12 gigatoni di emissioni negative.

Prossimi passi per il futuro

Il report di McKinsey non lascia dubbi: saranno necessari investimenti su almeno queste tre soluzioni. Alcune NCS possono espandersi rapidamente nel breve termine ma tendono a saturarsi nel tempo, mentre le soluzioni che comportano lo stoccaggio geologico offrono minori rischi di inversione (ovvero, rilascio di CO2 sequestrata) a lungo termine, ma possono essere antieconomiche a breve termine. Queste sono solo tre possibili soluzioni, e molte altre in fase di sviluppo dovranno essere prese in considerazione.

Sebbene i metodi per le emissioni negative NCS, BECCS e DACS siano oggi disponibili, costruirli su richiesta sarà uno sforzo monumentale: potrebbe significare costruire più di 200 centrali elettriche BECCS, migliaia di strutture DACS e creare cambiamenti nell’uso del suolo per NCS di circa nove volte le dimensioni del Regno Unito.

La ricerca mostra però che è probabile che i costi di tali costruzioni siano significativamente inferiori a quanto implicano i costi attuali. L’esperienza suggerisce che i costi di BECCS e DACS dovrebbero ridursi in modo significativo man mano che vengono distribuiti più ampiamente.

Benefici per le aziende

Le emissioni negative  offrono opportunità per le aziende che le acquistano, così come per quelle che partecipano alla creazione di industrie per la rimozione del carbonio. Dal lato degli acquisti, proprio sull’onda di essere più sostenibili e responsabili, alcune aziende si sono prefissate l’obiettivo di diventare non solo carbon neutral ma carbon negative nei prossimi anni.

Le aziende che utilizzano le emissioni negative effettivamente possono raggiungere livelli che, solo attraverso la riduzione delle emissioni, non sarebbero possibili e che potrebbero migliorare la loro posizione presso clienti, investitori e altri stakeholder. Il loro acquisto consentirebbe anche di neutralizzare le complesse catene di approvvigionamento o le emissioni in uso (Scope 3) fino a quando non saranno in grado di ridurre anche scope 1 e 2,  estremamente costose da abbattere.

Problematiche

Dal punto di vista dell’offerta non è chiaro ciò che costituisce un’emissione negativa di alta qualità. E quando i fornitori  si autocertificano, possono minare la fiducia degli acquirenti e creare confusione. Allo stesso modo lato domanda, governi e aziende non sono certi dei vantaggi che le emissioni negative potrebbero generare e spesso sono anche scoraggiati dalla complessità del mercato del carbonio.

È probabile che affrontare questi problemi richieda uno sforzo coordinato per cui McKinsey ha delineato alcune azioni che aiuterebbero a stabilire un mercato sano per le emissioni negative:

  • definire emissioni negative di alta qualità
  • garantire impegni nazionali sufficienti per le emissioni negative (uno sforzo aggiuntivo per la riduzione delle emissioni), fornito da un’efficace orchestrazione e intervento del governo per consegnarli
    concordare un metodo per tracciare in modo trasparente i reclami aziendali, supportato da principi contabili chiari e da una narrativa che evidenzi
  • la distinta proposta di valore delle emissioni negative oltre alle riduzioni delle emissioni
  • consentire la collaborazione multilaterale, la contabilità e il commercio in modi che aiutano a risolvere la sfida delle emissioni negative a livello globale

Per le aziende che acquisteranno emissioni negative, i primi passi saranno capire il ruolo che le emissioni negative avranno nel raggiungimento degli obiettivi di azzeramento e dialogare con il mercato per fornire un segnale della domanda futura. Man mano che diventa chiaro quanto sia urgente la necessità di agire, le emissioni negative potrebbero diventare una priorità.

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