Il riscaldamento globale, che ci si creda o meno, è purtroppo oggi una realtà scientificamente provata e un problema tra i maggiori in assoluto per il nostro pianeta, ma non è solo per questo che oggi si tratta di un tema così sentito a livello internazionale e sociale. Essere sostenibili oggi significa anche ottimizzare le energie, risparmiare capitali, fare una scelta etica e condivisa e operare nell’interesse di tutta la società, un mantra valido per i singoli privati cittadini quanto per le grandi e piccole imprese. Il mondo dell’energia è effettivamente in piena trasformazione, tanto che secondo le stime confermate al World Energy Outlook 2017 dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) entro i prossimi 25 anni assisteremo tutti a un deciso cambiamento di paradigma a favore della green energy. Questo documento traccia annualmente i confini dell’energy management, e fornisce alcune chiare indicazioni sulle principali chiavi con cui leggere i cambiamenti che stanno avvenendo e avverranno in futuro.
Secondo Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, “Il solare sta avanzando nei mercati energetici mondiali, perché sta divenendo la fonte più economica di produzione elettrica in molte nazioni, tra cui superpotenze come Cina e India. Inoltre i veicoli elettrici stanno progredendo velocemente grazie al sostegno pubblico e alla diminuzione dei costi della batteria, ma è troppo presto per scrivere la parola fine al petrolio, in quanto la crescita dei camion, aviazione e industria chimica continueranno a spingere in alto la domanda. Gli Stati Uniti diventano leader indiscusso per la produzione di petrolio e gas per decenni, il che rappresenta un grande sconvolgimento per le dinamiche del mercato internazionale”. Inoltre secondo i dati forniti dalla IEA il fabbisogno energetico globale è destinato ad aumentare del 30% entro il 2040, soprattutto a causa della spinta indiana. Si tratta in realtà di un processo preoccupante, ma di fatto il trend si è notevolmente ridotto in questi anni e procede oggi ad un ritmo più lento.
La prima risorsa a subire il contraccolpo di questa tendenza sarà secondo le stime il carbone: da quest’anno al 2040 si prevede l’aggiunta di altri 400 GW alla rete, ossia meno della metà della crescita registrata dal 2000 al 2017. La domanda petrolifera continuerà a crescere ma perderà slancio, mentre l’uso del gas naturale aumenterà del 45% entro il 2040. Il calo dei costi tecnologici, unitamente ai nuovi meccanismi di supporto, come le aste, sta spianando la strada alle green energy, che entro il 2040 potrebbe, grazie alle energie rinnovabili, coprire fino al 40% del mix produttivo mondiale. Allo stesso tempo la rapida diffusione del fotovoltaico, guidata da Cina e da India, farà sì che quest’ultimo diventi la più grande fonte di capacità low carbon. Nell’Unione europea, l’energia pulita rappresenterà l’80% della nuova capacità, ma sarà l’eolico secondo le stime a vestire i panni di principale fonte elettrica per l’Europa dei prossimi anni.