Posted On 20 Luglio 2021 By In Sostenibilità With 720 Views

La decarbonizzazione non è più un’opzione

La strada sembra già tracciata e già tante realtà la stanno percorrendo. Le questioni ambientali, se già prima del Covid erano nella top list, ora lo sono e saranno ancora di più. Questo perché la decarbonizzazione non significa non crescere e fermarsi ma al contrario può profilarsi come un’opportunità per dare potere alle persone e compiere determinate scommesse strategiche. Parola di McKinsey.

Decarbonizzazione o fallimento

Molte aziende si stanno già impegnando a ridurre le proprie emissioni di gas serra, infatti, quasi 300 aziende hanno aderito al livello più alto dell’iniziativa Science Based Targets e stanno aumentando la pressione sui fornitori per ridurre le proprie emissioni. I leader confermano che alcune dei loro clienti avvertono che i contratti futuri saranno subordinati a significative riduzioni delle emissioni. A questo si aggiunge anche la volontà dell’Unione Europea, pronta a procedere con piani per una carbon tax transfrontaliera. Nel mondo, le aziende con l’ambizione di rimanere in attività a lungo termine sono già in un viaggio di 30 o 40 anni verso l’azzeramento delle emissioni nette.

Come arrivare a zero emissioni?

La strada verso lo zero netto prevede diversi passaggi distinti:

  • comprendere l’attuale impronta di carbonio
  • identificare strategie per ridurre
  • eliminare le emissioni di carbonio
  • attuare i cambiamenti necessari

Passaggi che sembrano semplici ma che, come avverte McKinsey, “tendono a essere creati utilizzando “curve di abbattimento” standard, che hanno una visione dall’alto e si concentrano su cambiamenti tecnologici su larga scala”. Nel concreto  le aziende si potrebbero trovare di fronte a un calo della domanda, la svalutazione degli asset o i cambiamenti normativi, che porteranno ad aumenti dei costi che potrebbero mettere fuori gioco molte organizzazioni molto prima che raggiungano i loro obiettivi di zero. Questo però non deve farle arretrare nelle loro intenzioni. La sostenibilità e la transizione climatica porterà a nuove opportunità per quelle aziende che ci hanno creduto.

Determinare la baseline

Un’organizzazione può utilizzare fonti di dati interne, come bollette energetiche e registri di approvvigionamento, per calcolare le proprie emissioni nell’ambito 1 (emissioni dirette dalle proprie attività) e nell’ambito 2 (emissioni indirette attribuibili all’uso di energia dell’organizzazione) del protocollo sui gas a effetto serra. Le emissioni di Scopo 3 sono più difficili da accertare.

Anche un quadro meno che perfetto delle emissioni potrebbe comunque fungere da utile catalizzatore per il miglioramento. Peccato che poche organizzazioni facciano questo nel concreto.

Costruire la curva di abbattimento

Le aziende devono identificare i cambiamenti che potrebbero eliminare le emissioni dalle loro catene del valore, quindi classificarle in ordine crescente di costo per tonnellata di carbonio abbattuto. Per i leader aziendali, queste curve di abbattimento possono spaventare, soprattutto per le aziende industriali con processi ad alta intensità energetica. In molte organizzazioni, le implicazioni della curva di abbattimento del carbonio sono state abbastanza scoraggianti da bloccare i progressi sulle profonde riduzioni delle emissioni che saranno necessarie nei prossimi decenni. L’imperativo per i leader di oggi è trovare il modo per sbloccare questo punto morto.

Una strategia di successo oltre la curva dei costi

Due punti fondamentali:

  • tecnologie e approcci noti, passando dalla discussione teorica all’azione pragmatica
  • nuove opportunità tecniche, strategiche e di mercato per acquisire valore riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Come ridurre le emissioni

Per arrivare a una situazione ottimale di riduzione delle emissioni, si dovrà lavorare su tre fronti:

  • ridefinire il business case della decarbonizzazione nella finanza

I governi e gli investitori privati ​​mostrano una maggiore disponibilità a offrire prestiti a lungo termine a condizioni favorevoli per finanziare tali progetti.

  • costruire un sistema di produzione sostenibile integrato

Le organizzazioni avranno bisogno delle competenze, dei processi e dei dati per identificare e implementare miglioramenti dell’efficienza nelle loro operazioni. Le aziende avranno anche bisogno di infrastrutture di supporto adeguate in tutta l’organizzazione. Ciò potrebbe includere investimenti in nuovi strumenti analitici per aiutare il personale a interpretare i dati relativi alla sostenibilità e modifiche a KPI, obiettivi e incentivi per promuovere miglioramenti continui nell’efficienza energetica e delle risorse. La spinta a ridurre le emissioni di Scope 3 generate nella catena del valore a monte e a valle, nel frattempo, richiederà alle aziende di estendere i propri sistemi di produzione di sostenibilità per includere funzioni come procurement, sviluppo del prodotto, sviluppo dei fornitori, vendite e logistica. La transizione richiederà anche un efficace coordinamento interfunzionale.

  • supportare l’innovazione tattica nelle operazioni

Le aziende avranno bisogno della capacità di pilotare e sviluppare tecnologie nuove e non provate all’interno delle loro reti di produzione esistenti. Ciò comporterà partenariati con start-up o organizzazioni di ricerca per perseguire innovazioni rivoluzionarie e richiederà anche capacità interne adeguatamente finanziate e supportate.

Ma tutto questo non basta, le aziende dovranno essere anche lungimiranti e azzardare. Alcune organizzazioni cercheranno di svolgere un ruolo di primo piano, altri adotteranno una strategia “last man standing”. Tra questi estremi, le aziende possono scegliere di perseguire strategie fast-follower o slow-follower.

Le aziende dovranno fare dunque delle rivalutazioni in tre aree principali:

Geografia: posizionare gli impianti di produzione per i prodotti a minor consumo energetico più vicini al punto di utilizzo finale può ridurre significativamente le emissioni di carbonio generate durante il trasporto.

Prodotti: Le organizzazioni possono scegliere di passare a prodotti e segmenti di mercato a basse emissioni.

Processi: si dovranno reinventare radicalmente i propri processi.

Per riuscire in queste mosse, le organizzazioni vorranno spostare più spese di ricerca e sviluppo in argomenti legati alla sostenibilità e per rendere operativi con successo i loro sforzi di riduzione delle emissioni, dovranno sviluppare nuove capacità su scala trasformativa. Questo sforzo di sviluppo delle capacità deve essere ampio, dotando la maggior parte del personale delle competenze necessarie per comprendere e agire sui dati relativi alla sostenibilità.

 

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