Un articolo apparso sul sito di Gartner tratta della questione dell’economia circolare e di come le aziende in questo periodo dovrebbero concentrarsi sull’uso efficiente delle risorse e tralasciare la logica imperante del consumo.
Quello che abbiamo vissuto durante la fase più acuta della pandemia ovvero la mancanza di disponibilità di materie prime, aumento dei prezzi e difficoltà nell’immettere prodotti sul mercato, è il segnale che ad oggi i Chief Supply Chain Officer devono migliorare la gestione delle materie prime, in modo da non trovarsi impreparati in momenti di estrema incertezza.
Secondo Gartner quello che i CSCO devono fare è approcciarsi alle materie prime, tenendo in considerazione il futuro e abbandonare il tradizionale modello lineare e aprirsi a una gestione circolare dell’economia. Quest’ultimo approccio si basa su tre principi:
- Rimuovere sprechi, complessità e tossicità dai prodotti per una gestione più efficace delle risorse a fine vita.
- Conservare le materie prime in uso il più a lungo possibile e con la massima qualità.
- Restituire materiali nell’ambiente con un impatto positivo.
Passare all’economia circolare significa fornire una nuova via per le materie prime e per poter effettuare questo passaggio nel modo più agevole possibile è necessario coinvolgere clienti e fornitori. Si tratta infatti di un’azione su più fronti e a lungo termine e che secondo il 51% dei leader della supply chain del campione di Gartner 2020 Opportunities After Crisis Survey sarà una delle strategie che attrarranno maggiore attenzione nei prossimi due anni.
Come dare avvio a una strategia di economia circolare?
In primis è necessario avere il consenso della direzione esecutiva, collaborare con i fornitori e impegnarsi nella progettazione del prodotto che preveda il riciclo:
- Impegnarsi nell’economia circolare significa saper sviluppare un progetto a lungo termine. Sarà fondamentale ricorrere a progetti pilota per dimostrare il successo ai piani alti e per ottenere un supporto per allargare a più prodotti il percorso circolare.
- Interagire con i clienti per mantenere il controllo dei materiali passando a un accordo come il leasing. Se invece ci si affida solo alla buona volontà del cliente per i resi dei prodotti, rendere il processo il più semplice possibile.
- Scalare attraverso la collaborazione con un ecosistema di partner: gli appaltatori di rifiuti per accedere ai materiali a fine ciclo, i fornitori di logistica inversa e di materie prime per trovare i migliori percorsi di ritrattamento.
- Bilanciare e fare dei compromessi tra valore materiale residuo, volatilità dei prezzi delle materie prime, fiducia dei clienti e regolamentazione globale e locale. Importante l’aggiornamento periodico di queste valutazioni man mano che il panorama aziendale cambia.
- Partecipare alla progettazione del prodotto è importante per le catene di fornitura. I materiali devono prevedere la possibilità per il ritrattamento a fine vita e i team di progettazione dovranno quindi inserire queste metriche nella progettazione di prodotto circolari.
- Controllare il bilancio per valutare che impatti ha il passaggio all’economia circolare.