Non esiste una soluzione per tutti i tipi di rischi ma forse un modo per prevenirli sì. Se ciò che proviene dall’esterno è meno controllabile perché inaspettato, all’interno della tua azienda il controllo è nelle tue mani e i mezzi per esercitarlo sono le persone, i processi e la tecnologia.
Come identificare i rischi della catena di approvvigionamento?
Se si identificano i rischi all’interno della catena di fornitura, è possibile limitare l’impatto delle interruzioni, sviluppando e mettendo in campo le giuste azioni. Per garantire la business continuity si devono considerare le due tipologie di rischi principali per la creazione di un piano di risk management ovvero:
I rischi esterni su cui non si ha controllo
Nella catena di approvvigionamento, i rischi esterni sono quelli determinati da incidenti a monte o a valle. Alcuni da prendere in considerazione:
- Rischio fisico – in cui un’unità produttiva di un fornitore è coinvolta in questioni normative.
- Rischio ambientale – dovuto a vari fattori economici, sociali (incluso il terrorismo), governativi e climatici.
- Rischio aziendale – causato da fattori nello spazio finanziario del fornitore o dalla stabilità della gestione (inclusa la società fornitrice)
- Rischio della domanda – è causato da un’analisi errata o inesatta della domanda dei clienti.
- Rischio di approvvigionamento – si verifica quando all’interno della propria catena di approvvigionamento si verificano interruzioni del flusso di prodotti (materie prime / parti).
I rischi interni, quelli sotto il tuo controllo
Il secondo rischio nella catena di approvvigionamento è il rischio interno. A differenza dei rischi esterni, i rischi interni sono gestibili e possono suddividersi in 5 tipologie:
- Rischio di produzione – dovuto a guasti nelle operazioni interne all’organizzazione.
- Rischio aziendale – potrebbe essere dovuto a un cambiamento interno del personale dell’azienda che comunica con i fornitori (interni / esterni).
- Rischio di pianificazione – se la valutazione e la pianificazione sono inadeguate, può portare a una gestione inefficace dei fornitori.
- Rischio di emergenza – insorge quando non sia previsto alcun backup.
- Rischio culturale – può verificarsi in alcune organizzazioni in cui una particolare risposta all’evento è ritardata al fine di prevenire l’interruzione del flusso di lavoro.
Una supply chain eccellente si può costruire con processi affidabili e fluidi che garantiscono alcun impatto negativo su aziende e consumatori. Quali sono le azioni da intraprendere?
Identificare le aree a rischio
Verificare con il responsabile degli acquisti i fornitori che sono meno sostituibili in base alla personalizzazione che offrono alla propria linea di prodotti e iniziare con la mappatura di un piano di emergenza con ciascuno di loro.
Centralizzare i processi
Per evitare di dover affrontare ogni volta un imprevisto, chi si occupa di acquisti deve identificare quali sono le supply chain da “centralizzare” in modo da essere in grado di fronteggiare qualunque sfida e permettendo ai fornitori di migliorare la loro conformità alle specifiche e normative aziendali.
Meeting della supply chain
Un punto fondamentale per una supply chain efficiente è anche assicurarsi di avere incontri regolari con i professionisti della catena di fornitura esterna in modo da non trovarsi impreparati in un evento di calamità, naturale o artificiale, (in particolare, un tipo di fornitore che opera da un paese politicamente instabile o che è troppo spesso soggetto a calamità naturali).
Formazione sulla catena di approvvigionamento
Le organizzazioni e le aziende intelligenti sanno che l’eccellenza della catena di approvvigionamento richiede investimenti nella formazione su tendenze, tecnologie, set di competenze, consapevolezza del settore in modo che i fornitori siano in grado di soddisfare adeguatamente i requisiti.
Revisione periodica
È necessario condurre audit periodici di tutti i documenti vitali per l’organizzazione. I documenti, inclusi ordini di acquisto, accordi, documenti legali e licenze devono essere monitorati per scadenza, rinnovo o modifiche dovute a cambiamenti nelle leggi federali e statali
Sourcing più intelligente
Ad oggi i principali obiettivi aziendali sono “conoscere i propri fornitori” e “mitigare il rischio della catena di approvvigionamento”. Ma come si può realizzare? È a questo punto che gli strumenti di e-sourcing aiutano a fare uno screening migliore, a impegnarsi nella preselezione dei fornitori, nell’analisi e nell’assegnazione dei punteggi in modo scientifico per il successo commerciale continuo.
Migliore gestione dei fornitori
Una moderna soluzione di gestione dei fornitori non solo aiuta a garantire la conformità normativa durante l’onboarding dei fornitori, ma misura anche le loro prestazioni su parametri predefiniti come consegna puntuale, qualità del prodotto ecc. Questa valutazione può aiutare a decidere con quali fornitori lavorare ed evitare possibili rischi.
La giusta combinazione di processi, professioni e strumenti tecnologici offrono la possibilità di prevenire un rischio e in certi casi anche di eliminarlo.