Posted On 17 Aprile 2019 By In Supply Chain With 1483 Views

Nasce la Digital Container Shipping Association

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Hanno aderito Maersk, Hapag-Lloyd, Msc e One, con lo scopo di creare standard per la digitalizzazione del settore

In un comunicato diffuso il 16 aprile, le quattro compagnie di spedizione di container Msc, A.P. Moller-Maersk, Hapag-Lloyd e Ocean Network Express hanno annunciato che la Digital Container Shipping Association (Dcsa) è stata fondata ufficialmente il 10 aprile 2019 ad Amsterdam. L’associazione, che ha ricevuto l’approvazione della Federal Maritime Commission (Fmc), ha lo scopo di creare standard comuni di tecnologia dell’informazione per aumentare il livello di efficienza del settore.

Secondo il comunicato, il lavoro intrapreso sarà «a beneficio dell’intero settore, perché gli standard saranno pubblici e disponibili gratuitamente alle parti esterne interessate». L’associazione si focalizzerà sulla standardizzazione, la digitalizzazione e l’interoperabilità nel settore.

Allo scopo di creare valore e di superare alcuni dei punti dolenti del settore, uno dei primi progetti prevede la focalizzazione su standard che vadano a colmare la mancanza di un terreno comune per le interfacce tecniche e i dati. L’associazione sta anche creando un modello industriale per i processi. Thomas Bagge di A.P. Moller-Maersk è stato nominato Ceo e legale rappresentante della Dcsa, la quale ha costituito un team direttivo composto da professionisti senior del settore.

Il quartier generale è stato stabilito ad Amsterdam, un luogo definito «neutrale», poiché non favorisce nessuno degli spedizionieri marittimi e, allo stesso tempo, è vicino alle infrastrutture e facilmente accessibile.

La Dcsa afferma di essere in trattativa con numerose altre compagnie di spedizione marittima nel mondo interessate a unirsi all’associazione.

«Per la prima volta in vent’anni, il settore della spedizione di container si è riunito con lo scopo comune di entrare nell’era digitale. Avendo ottenuto l’approvazione governativa, ci aspettiamo che l’associazione dia inizio ai lavori e collabori con diversi stakeholder dell’intera catena del valore», ha dichiarato André Simha, Chief information officer di Msc e Chairman del Supervisory board di Dcsa.

Il progetto di creare una associazione neutrale e non profit per la spedizione marittima è stato annunciato per la prima volta a novembre 2018. Allora, riporta Emma Cosgrove su Supply Chain Dive, l’approvazione governativa dell’associazione non era scontata, poiché le compagnie di spedizione che ne fanno parte rappresentano il 60% del mercato se si include Cma Cmg, che potrebbe essere una delle compagnie con cui la Dcsa ha dichiarato di avere discussioni aperte.

In ambito digitalizzazione, nel settore marittimo Maersk Line e Ibm hanno siglato un accordo in seguito al quale è stata presentata TradeLens, una piattaforma che usa la tecnologia blockchain per gestire le spedizioni via mare insieme a ClearWay, software di interfaccia in versione beta.

Altri nove spedizionieri hanno aderito a novembre a una alleanza alternativa di blockchain di spedizionieri marittimi, la Global Shipping Business Network (Gsbn).In questo momento, il settore delle spedizioni marittime sta affrontando grosse difficoltà in vista dell’entrata in vigore, il primo gennaio 2020, delle nuove norme di riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo. A partire da questa data, l’International Maritime Organization (Imo) rafforzerà il divieto sulle navi che utilizzano carburante con un contenuto di zolfo pari o maggiore dello 0,5%, con l’obiettivo di ridurre entro il 2050 le emissioni di gas serra del settore marittimo del 50% rispetto ai livelli del 2008.

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