Secondo un nuovo sondaggio condotto da Gartner, Inc., la pressione per dimostrare un ritorno sull’investimento (ROI) immediato sta compromettendo il pieno potenziale trasformativo dell’intelligenza artificiale nelle funzioni di supply chain. Solo il 23% dei leader del settore dichiara infatti di avere una strategia AI formale all’interno della propria organizzazione.
ROI veloce, ma a quale prezzo?
L’indagine, realizzata tra dicembre 2024 e gennaio 2025 su 120 leader di supply chain che avevano già implementato soluzioni AI nei 12 mesi precedenti, evidenzia un forte squilibrio tra aspettative e realtà: i Chief Supply Chain Officer si concentrano perlopiù su vittorie rapide, adottando un approccio “progetto per progetto” piuttosto che su una strategia strutturata e di lungo periodo. “I CSCO sentono la pressione di dimostrare un ROI rapido, ma devono evitare che questi successi immediati creino vincoli futuri”, spiega Benjamin Jury, Senior Principal Researcher di Gartner. “Senza un approccio strutturato, le organizzazioni rischiano di sviluppare sistemi inefficienti, difficili da scalare e inadatti ad adattarsi ai cambiamenti del business”.
Il rischio dei “franken-sistemi”
L’assenza di una visione strategica comporta la creazione di “franken-sistemi”: architetture tecnologiche complesse, stratificate e inefficienti, che allungano i tempi di ritorno degli investimenti e limitano la scalabilità delle soluzioni AI.
Questo approccio non solo ostacola la trasformazione digitale, ma può anche generare disallineamenti con le aspettative del top management, in particolare dei CEO, sempre più orientati a sfruttare l’AI per guidare la crescita e innovare i modelli di business.
AI: vista come leva di efficienza, non di trasformazione
Un altro aspetto emerso è il modo in cui i CSCO valutano il successo dei loro investimenti AI: la priorità è data a metriche legate ai costi, alla velocità decisionale e all’efficienza operativa, lasciando in secondo piano risultati più strategici come innovazione o aumento dei ricavi.
Questo suggerisce che oggi l’AI viene percepita principalmente come uno strumento di ottimizzazione, piuttosto che come una tecnologia trasformativa capace di abilitare nuovi modelli organizzativi e di business.
Come bilanciare benefici a breve e lungo termine negli investimenti AI
Gartner avverte che, senza assumersi il rischio di investimenti più ambiziosi e con tempi di rientro più lunghi, i CSCO rischiano di perdere importanti opportunità di trasformazione.
Per costruire una supply chain capace di affrontare le sfide future e generare valore sostenibile, è necessario bilanciare le priorità a breve e lungo termine. Gartner raccomanda quindi tre azioni fondamentali:
1. Sviluppare una strategia AI formale
Definire un piano documentato che delinei obiettivi chiari a breve e lungo termine, con indicatori di successo specifici e una roadmap operativa. Una strategia strutturata è il fondamento per guidare decisioni coerenti e allineate agli obiettivi aziendali.
2. Adottare il framework Run-Grow-Transform
Costruire un portafoglio di iniziative AI bilanciato su tre livelli:
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Run: progetti focalizzati sull’efficienza operativa, come automazione dei processi e manutenzione predittiva.
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Grow: iniziative per migliorare l’allineamento tra le funzioni aziendali, integrando l’AI nella pianificazione vendite e operazioni per supportare decisioni più rapide e accurate.
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Transform: investimenti strategici e innovativi, in grado di posizionare la supply chain come partner chiave per la crescita, ad esempio attraverso insight sui consumatori o la modellazione proattiva della domanda.
3. Investire in infrastrutture AI-ready
Collaborare con il CIO e il resto del top management per realizzare un’infrastruttura tecnologica scalabile e adattabile, capace di supportare non solo i bisogni attuali, ma anche quelli futuri della supply chain.
Il futuro richiede visione
L’intelligenza artificiale rappresenta una leva cruciale per l’evoluzione delle supply chain, ma la sua implementazione richiede una visione strategica di lungo periodo. Limitarsi a rincorrere il ROI immediato può compromettere i benefici più ampi dell’AI e impedire di cogliere il suo vero potenziale.
Per evitare di restare prigionieri di soluzioni temporanee e inefficienti, i CSCO devono adottare un approccio bilanciato, strategico e proattivo, in grado di combinare l’urgenza del presente con la costruzione di un futuro solido, scalabile e innovativo.

