Lo stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Nogara (Verona) si conferma un punto di riferimento nella gestione sostenibile della supply chain. A cinquant’anni dalla sua inaugurazione, il sito diventa hub produttivo per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, fornendo bevande ai villaggi olimpici, alle aree atleti e agli spazi destinati al pubblico. Una scelta che non è solo logistica, ma strategica: Nogara incarna oggi un modello industriale di efficienza, innovazione e responsabilità ambientale applicato alla catena di fornitura.
Un polo produttivo al servizio della logistica sostenibile
Con una superficie di oltre 266.000 m², Nogara è il principale stabilimento europeo di Coca-Cola HBC, da cui ogni anno escono 1,2 miliardi di contenitori tra bottiglie, lattine e fusti dei marchi Coca-Cola, Fanta, Sprite, Lurisia, Fuzetea e Powerade. Negli ultimi 15 anni l’azienda ha investito 220 milioni di euro in tecnologia, efficienza e sostenibilità, con ulteriori 50 milioni programmati entro il 2029.
La posizione strategica nel cuore del Veneto, la qualità delle risorse idriche e la disponibilità di infrastrutture logistiche rendono lo stabilimento un nodo fondamentale per la supply chain nazionale ed europea del Gruppo. Nogara rappresenta un caso concreto di industrial footprint ottimizzato: una struttura capace di coniugare capacità produttiva, efficienza energetica e prossimità ai mercati di destinazione.
Economia circolare e approvvigionamento sostenibile
La transizione verso una supply chain a basse emissioni passa dal procurement responsabile dei materiali. Dal 2023, tutte le bottiglie in PET commercializzate da Coca-Cola HBC Italia sono realizzate al 100% in plastica riciclata (rPET) – esclusi tappo ed etichetta – grazie al sito di Gaglianico (Biella), che rigenera fino a 30.000 tonnellate di materiale ogni anno. La riduzione del peso degli imballaggi ha portato a un risparmio del 17% di alluminio nelle lattine da 0,15 L e a una diminuzione di 49 tonnellate di cartone. Anche i film termoretraibili sono oggi composti per il 50% da plastica post-consumo, mentre le bottiglie di Fanta e Sprite, da sempre colorate, sono state rese trasparenti per facilitarne il riciclo.
Questi interventi rientrano in una logica di packaging circolare e di integrazione verticale delle forniture, in cui le scelte di procurement diventano leve concrete di sostenibilità e competitività.
Gestione efficiente delle risorse e compensazione idrica
La gestione dell’acqua è un altro pilastro della strategia sostenibile di Coca-Cola HBC Italia. Tutti gli stabilimenti del gruppo hanno ottenuto la certificazione UNI ISO 46001:2021 per la gestione efficiente delle risorse idriche. Nel Veronese, il progetto AFI – Area Forestale di Infiltrazione di Alpo, realizzato con il Consorzio di Bonifica del Veronese, permette di reimmettere nella falda acquifera fino a 1,5 milioni di m³ d’acqua all’anno, compensando integralmente i prelievi del plant di Nogara e contribuendo alla rigenerazione del sistema delle risorgive locali. Un esempio virtuoso di supply chain territoriale sostenibile, in cui l’industria restituisce valore ecologico al territorio che la ospita.
Energia rinnovabile e logistica decarbonizzata
Lo stabilimento di Nogara è dotato di 30.600 m² di pannelli fotovoltaici e di un impianto di quadri-generazione in grado di produrre energia elettrica, termica e anidride carbonica per il processo produttivo. Il 100% dell’energia elettrica utilizzata da Coca-Cola HBC Italia proviene oggi da fonti rinnovabili certificate, contribuendo a una riduzione del 39% delle emissioni di CO₂ (Scope 1 e 2) rispetto ai livelli del 2010. Sul fronte logistico, l’azienda ha ottimizzato oltre 523.000 km di trasporto nel 2024 e avviato la sostituzione del 90% della flotta aziendale con veicoli elettrici o ibridi entro fine 2025, grazie al programma “Green Fleet”.
La partnership con Siemens: digitalizzazione e mobilità sostenibile
La collaborazione con Siemens rappresenta un pilastro della strategia di decarbonizzazione della logistica e della gestione della flotta aziendale. Nel 2024 sono stati installati 25 punti di ricarica elettrica intelligenti nei principali stabilimenti Coca-Cola HBC Italia — Marcianise, Oricola, Lurisia, Gaglianico, Nogara e nella sede centrale di Sesto San Giovanni — integrando le stazioni già presenti in un sistema centralizzato di gestione.
Il progetto prevede un approccio chiavi in mano, che include opere civili per l’adattamento dei parcheggi, realizzazione degli impianti elettrici con interruttori automatici SENTRON e implementazione del software Depot Finity. Quest’ultimo consente una gestione automatizzata dei flussi energetici, bilanciando consumi e disponibilità, ottimizzando la ricarica dei veicoli e riducendo l’impatto della flotta sulla rete elettrica.
Le colonnine VersiCharge e Sicharge AC22 rispettano gli standard internazionali IEC 61851-1 e sono integrate tramite OCPP (Open Charge Point Protocol), che permette monitoraggio remoto, aggiornamenti software e manutenzione preventiva.
Attraverso questa partnership, Coca-Cola HBC Italia ha raddoppiato la flotta green, accelerando la sostituzione dei veicoli tradizionali con modelli ibridi ed elettrici. Il programma Green Fleet mira a una riduzione del 53% delle emissioni di CO₂ entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019.
Oltre all’impatto ambientale, il progetto rappresenta un driver di innovazione per la supply chain, mostrando come l’integrazione tra mobilità elettrica, digitalizzazione e gestione intelligente delle risorse possa migliorare l’efficienza operativa e la resilienza logistica, fornendo un modello replicabile anche per altre aziende orientate a procurement e operations sostenibili.
Persone e comunità nella catena del valore
Coca-Cola HBC Italia lega la sostenibilità ambientale alla responsabilità sociale lungo tutta la supply chain. Nel 2024 ha erogato oltre 55.000 ore di formazione ai dipendenti, con un focus crescente su sicurezza, diversità e inclusione. Il 40% delle posizioni manageriali è oggi ricoperto da donne, con l’obiettivo di raggiungere il 50% entro il 2025. Attraverso programmi come #YouthEmpowered, l’azienda ha formato circa 36.000 giovani under 30, mentre le partnership con Banco Alimentare, Croce Rossa e Special Olympics Italia testimoniano l’impegno verso le comunità locali e le categorie più fragili.
Un modello replicabile di supply chain sostenibile
Con il piano “Net Zero by 2040” e oltre 90 milioni di euro di investimenti previsti per il 2025, Coca-Cola HBC Italia mostra come la sostenibilità possa essere integrata in ogni anello della catena di fornitura: produzione, procurement, trasporto e gestione delle risorse umane. Il caso Nogara dimostra che una supply chain sostenibile non è solo una scelta etica, ma un fattore competitivo: riduce costi energetici e ambientali, rafforza la resilienza logistica e genera valore condiviso per impresa e territorio.

