La sostenibilità non è più una questione di immagine: è diventata una leva concreta per generare valore. È quanto emerge dal nuovo report State of Decarbonisation 2025 di PwC, che analizza oltre 4.000 rendicontazioni aziendali e fotografa un mondo imprenditoriale sempre più impegnato nella transizione climatica.
Dalle promesse ai fatti: la sostenibilità entra nel cuore delle imprese
Le imprese di ogni settore stanno portando la sostenibilità al centro delle loro strategie operative, in particolare lungo le catene di fornitura. Se in passato le emissioni Scope 1 e 2—quelle generate direttamente dalle attività aziendali o dall’energia acquistata—erano al centro dell’attenzione, oggi il vero terreno d’azione è lo Scope 3, ovvero le emissioni indirette legate ai fornitori, ai prodotti venduti e al loro intero ciclo di vita.
Secondo PwC, il 67% delle aziende è già in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione Scope 1 e 2. Il merito va soprattutto al passaggio alle energie rinnovabili, con una crescita del solare del 24,4% e dell’eolico del 13,1% nel solo 2024. Tuttavia, il vero nodo resta la riduzione delle emissioni Scope 3, che pesano in media 11 volte di più rispetto a quelle dirette. Solo il 54% delle imprese è attualmente sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi Scope 3.
Fornitori più piccoli, impegni più grandi
Un dato sorprendente: le imprese che fissano obiettivi climatici non sono solo i colossi multinazionali. Il reddito mediano delle aziende impegnate è sceso da 3,6 a 1,3 miliardi di dollari in cinque anni, segno che anche le PMI si stanno attivando, spinte dalla pressione a monte esercitata dalle grandi aziende capofila.
Questo effetto domino sta creando un ecosistema virtuoso, in cui ogni anello della catena è chiamato a fare la sua parte. E il cambiamento è reale: il 37% delle aziende ha aumentato i propri obiettivi climatici, contro solo il 16% che li ha ridotti. Inoltre, nessuna azienda del campione PwC ha annullato i propri impegni ambientali dopo un cambio di leadership. Segno che la sostenibilità non è più una scelta personale del CEO, ma un pilastro strutturale della governance.
Decarbonizzare conviene: tagliare le emissioni significa tagliare gli sprechi
Le aziende stanno finalmente capendo che tagliare le emissioni significa anche tagliare inefficienze. Rivedere i processi produttivi, collaborare in modo più strategico con i fornitori e investire in tecnologie pulite non solo riduce l’impatto ambientale, ma migliora la resilienza operativa, la qualità dei prodotti e la competitività.
Come sottolinea Lynne Baber, Vice Leader globale per la sostenibilità di PwC, «l’azione climatica non è solo mitigazione del rischio: è costruzione di resilienza operativa». Le aziende più avanti nel percorso di decarbonizzazione sono anche quelle che hanno implementato modelli di governance chiari, board coinvolti, strategie settoriali e strumenti finanziari come il carbon pricing interno.
Innovazione, circolarità e design sostenibile: i nuovi driver di crescita
Un’area emergente ad alto potenziale è quella della sostenibilità di prodotto. Le aziende che integrano principi di circolarità, efficienza energetica e materiali a basso impatto ambientale stanno registrando incrementi di fatturato tra il 6% e il 25%.
Secondo PwC, entro il 2030 oltre un terzo del fatturato aziendale sarà collegato direttamente alla transizione climatica. In settori chiave come edilizia, automotive, chimica e agri-food, questa quota supererà il 40%. Veicoli elettrici, cemento a basse emissioni e alimenti vegetali non sono più nicchie, ma asset strategici.
Guardare oltre il primo anello della filiera
Lo Scope 3, però, resta la vera sfida. Solo il 22% delle aziende ha programmi maturi per monitorare e ridurre le emissioni dei fornitori. Ma è proprio qui che si gioca la partita: coinvolgere i fornitori di secondo e terzo livello, inserire metriche di sostenibilità nei processi di approvvigionamento, costruire relazioni di lungo termine. Questo approccio può generare vantaggi competitivi duraturi, oltre a ridurre i rischi finanziari, operativi e reputazionali.
Dalla conformità alla crescita sostenibile
La decarbonizzazione non è più solo una risposta ai rischi climatici o regolatori. È diventata un motore di innovazione, efficienza e crescita. Come afferma Pragya Jain, Partner di PwC UK, «la sostenibilità è una frontiera ancora poco esplorata del vantaggio competitivo».
Investire ora in sostenibilità—nelle persone, nei processi e nei prodotti—non è solo una scelta etica. È una strategia di business intelligente, per affrontare con resilienza il futuro e costruire valore nel lungo termine.

