L’Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) continua a suscitare forte interesse nel mondo del procurement e della supply chain, ma la sua adozione stenta a tradursi in risultati concreti. Secondo il Gartner Hype Cycle 2025 per le soluzioni di Procurement e Sourcing, la tecnologia si trova oggi nella fase definita “trough of disillusionment” (fossa della disillusione), in cui l’entusiasmo iniziale cede il passo a delusione e scetticismo, a causa di integrazioni difficili e aspettative non soddisfatte.
Cos’è il Gartner Hype Cycle
Il Gartner Hype Cycle è un modello che descrive l’evoluzione delle tecnologie emergenti, dal loro esordio fino all’adozione diffusa. Le fasi principali sono:
- Innovation Trigger – Nascita dell’idea e primi esperimenti, con grande attenzione mediatica ma poche applicazioni reali.
- Peak of Inflated Expectations – L’ondata di casi di successo crea hype, ma i fallimenti sono frequenti.
- Trough of Disillusionment – L’interesse cala perché la tecnologia non mantiene le promesse iniziali.
- Slope of Enlightenment – Emergono casi d’uso validi e cresce la comprensione.
- Plateau of Productivity – La tecnologia diventa stabile, diffusa e portatrice di valore tangibile.
Oggi la Gen AI, nel contesto del procurement, si trova nella terza fase.
Opportunità e limiti della Gen AI nel procurement
Alcune organizzazioni hanno già sperimentato benefici, tra cui:
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Efficienza dei processi e risparmio di tempo nelle attività ripetitive
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Analisi dei dati più rapide e approfondite
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Automazione di task operativi come gestione dei contratti, workflow e scoping di progetto
Tuttavia, la maggioranza delle aziende incontra ostacoli significativi:
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Dati frammentati e di bassa qualità, che compromettono l’accuratezza dei risultati
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Difficoltà di integrazione tra soluzioni Gen AI e piattaforme già in uso
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Resistenze interne, legate alla paura di perdita di posti di lavoro e alla mancanza di competenze digitali
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Incertezze normative che rendono più complesso l’utilizzo su larga scala
Secondo Kaitlynn Sommers, Senior Director Analyst nella practice Supply Chain di Gartner, il potenziale dell’IA generativa resta alto, ma senza standardizzazione e solide basi digitali le aziende rischiano output imprecisi e raccomandazioni poco affidabili.
Le priorità per i CPO
Per trasformare l’interesse in valore concreto, Gartner suggerisce ai leader della supply chain alcune azioni chiave:
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Investire in infrastrutture dati solide, per pulire e standardizzare le informazioni di procurement
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Valutare i vendor in modo critico, scegliendo soluzioni che risolvano problemi reali
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Ridisegnare i processi di procurement, integrando nativamente gli strumenti di Gen AI
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Monitorare normative e regolamentazioni, per un utilizzo conforme e sicuro
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Formare e riqualificare i team, favorendo la collaborazione uomo–macchina
Prospettive future
Nonostante la fase di disillusione, Gartner prevede che la Gen AI raggiungerà il Plateau of Productivity entro cinque anni, trasformandosi in uno strumento maturo e a valore per il procurement.
Le aziende che sapranno agire oggi — rafforzando i sistemi interni e preparando le persone — potranno superare le difficoltà iniziali e ottenere vantaggi competitivi significativi.
Come conclude Kaitlynn Sommers: “Le organizzazioni che ritardano l’integrazione della Gen AI rischiano di rimanere indietro, mentre gli early adopters iniziano già a raccogliere benefici tangibili.”

