Responsabile Acquisti, Ferrovie del sud est
Panel Digitalizzazione
Titolo dell’intervento: “Data Driven Procurement: governare gli acquisti attraverso i dati”
“Senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione”, sostiene William Edwards Deming.
La digitalizzazione dei processi di supply chain è ormai da diversi anni una priorità delle aziende più evolute sia da un punto di vista tecnologico, sia da un punto di vista organizzativo. In particolare la digitalizzazione dei processi di Procurement è alla base della creazione di valore aggiunto su molteplici aspetti.
In primo luogo, è abbastanza consolidata nelle organizzazioni che sfruttano la tecnologia in modo efficace l’evidenza di trarre vantaggio dall’efficienza dei processi e dai risparmi sui costi: senza dubbio la diffusione delle piattaforme di E-Procurement ha reso i processi di acquisto sia per le Stazioni appaltanti pubbliche sia per quelle private più snelli, rapidi, competitivi, oltre che trasparenti, ed ha ridotto spesso anche drasticamente i lead time di approvvigionamento.
Il grado di utilizzo di questi strumenti è in via di espansione, così come la diffusione dell’integrazione di queste piattaforme con gli ERP aziendali attraverso interfacce che consentano di collegare i fabbisogni (RDA) con gli output di acquisto (ODA) ed addirittura con le pianificazioni dei fabbisogni stessi.
Vi è però un vantaggio ulteriore, derivato dalla digitalizzazione dei processi di approvvigionamento, soprattutto nelle fasi più mature della digitalizzazione stessa, che è costituito dalla disponibilità immediata di molteplici dati relativi ai processi di approvvigionamento già effettuati ed anche “predittivi” dei processi di approvvigionamento futuri.
Per questo i CPO devono cogliere assolutamente questa opportunità per creare una visione convincente di come il digitale può trasformare le loro funzioni affidandosi non solo ai principali sistemi di approvvigionamento, ma anche alle tecnologie emergenti di automazione e analisi dei dati.
Una strategia di “approvvigionamento digitale” completa si può basare ormai su quattro pilastri: gestione dei dati, automazione digitale avanzata, interazione con i fornitori e sviluppo delle persone.
Il “purpose” è quello di ottenere “drastici guadagni di efficienza” e “capacità aumentate” attraverso sistemi source-to-pay e procure-to-pay migliorati, automazione robotica dei processi (RPA) e, soprattutto, analisi avanzate dei dati a disposizione.
Le analisi avanzate sono alla base del “data driven procurement” e del conseguente Controllo di Gestione del Procurement, alla base della governance efficace ed efficiente di una Direzione Acquisti complessa dove la vera sfida non è più confinata nella ricerca del saving o della aggiudicazione del grande appalto, ma è quella di orientarsi nel mare magnum dei dati di acquisti, sfruttare al meglio i dati per prendere le giuste decisioni e risolvere i problemi della impresa, utilizzare i dati in tutte le fasi di creazione e ottimizzazione del processo d’acquisto e presentare al meglio i dati raccolti, affrontando il processo di monitoraggio e ottimizzazione continua delle performance.

