Le catene di fornitura globali stanno affrontando un momento di profonda trasformazione. Secondo un recente rapporto del World Economic Forum (WEF), l’instabilità geopolitica, gli attacchi informatici e i disastri climatici stanno mettendo a dura prova l’integrità dei processi produttivi e logistici a livello mondiale. In questo contesto, le supply chain, in particolare quelle che coinvolgono piccole e medie imprese rischiano di non riuscire a reggere la pressione.
Il Global Risks Perception Survey 2024-2025 del WEF, basato sulle opinioni di oltre 900 esperti, fotografa un futuro incerto: il 52% degli intervistati prevede uno scenario instabile nei prossimi due anni e il 62% anticipa “tempi turbolenti” nei prossimi dieci.
Perché i modelli tradizionali non bastano più
Le catene di fornitura tradizionali sono spesso frammentate e non sufficientemente coordinate. Questo le rende inadatte a rispondere con efficacia agli shock sistemici e alle crescenti richieste di digitalizzazione e sostenibilità. In particolare, i modelli attuali di supply chain finance operano a livello individuale, senza un coordinamento strategico dell’intero ecosistema, creando inefficienze e rallentamenti.
Una trasformazione end-to-end è diventata quindi una necessità, non solo per garantire la continuità operativa, ma per abilitare modelli più resilienti, produttivi e sostenibili.
Il modello programmatico del WEF: un cambio di paradigma
Il WEF propone un modello trasformativo basato su una finanza di filiera programmatica. Questo approccio non considera i fornitori come entità isolate, ma come parte di un ecosistema industriale integrato, da analizzare e supportare nella sua totalità.
Il modello programmatico parte da un’analisi congiunta dei fornitori per valutarne:
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Capacità operative
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Competenze del personale
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Gap tecnologici
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Prontezza alla crescita e all’innovazione
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Livello di sostenibilità
In base a questi elementi, vengono sviluppate roadmap di investimento personalizzate, che possono includere formazione, nuove tecnologie, upgrade energetici ed efficientamenti ambientali. L’obiettivo è non solo colmare le lacune, ma farlo in modo sincronizzato, evitando approcci disomogenei e scoordinati lungo la catena.
Vantaggi concreti e misurabili
Attraverso questa trasformazione, le supply chain guadagnano in trasparenza e tracciabilità, caratteristiche fondamentali per gestire e risolvere tempestivamente eventuali criticità.
Inoltre, il modello consente di monitorare i benefici ottenuti, tra cui:
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Aumento della produttività
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Riduzione delle emissioni
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Crescita dei ricavi
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Maturità digitale migliorata
Ciò rappresenta un’opportunità concreta soprattutto per le PMI, che spesso non hanno accesso al capitale necessario per attuare trasformazioni di questa portata. Il modello programmatico permette loro di partecipare attivamente alla crescita dell’intero ecosistema industriale, senza restare indietro.
Un approccio sistemico, non un prodotto fintech
Come sottolinea il WEF:“Questo non è un nuovo prodotto fintech o un’app finanziaria; è un modello d’investimento sistemico, radicato nelle realtà operative delle catene del valore industriali. La sua novità sta nel coordinamento metodologico, nella mitigazione dei rischi tramite l’aggregazione dei portafogli e nell’allineamento strategico con obiettivi nazionali e settoriali.”
Collaborazione e visione condivisa per il futuro
Il presidente del WEF, Børge Brende, definisce l’attuale contesto come “il più complesso scenario geopolitico ed economico degli ultimi decenni”. Per questo, la trasformazione delle supply chain richiede una collaborazione senza precedenti tra imprese, governi e stakeholder industriali.
Il modello programmatico è già adattabile a diversi settori, tra cui aerospaziale, farmaceutico e difesa, e può rappresentare una risposta concreta alla crescente complessità del panorama globale.
Guardare oltre la crisi
In un mondo sempre più frammentato e instabile, la resilienza delle supply chain non è più un vantaggio competitivo, ma una condizione di sopravvivenza. Investire nella trasformazione sistemica e coordinata delle catene del valore – come propone il WEF – rappresenta una scelta strategica per garantire la continuità, la sostenibilità e la crescita del business a lungo termine.

