Nel contesto della crescente competizione globale per l’accesso alle materie prime critiche, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha sviluppato un modello di intelligenza artificiale denominato “Open Price Exploration for National Security” (OPEN). Questo strumento, inizialmente concepito per prevedere prezzi e disponibilità di minerali strategici, è stato recentemente trasferito alla gestione del Critical Minerals Forum (CMF), un’organizzazione no-profit che mira a supportare aziende occidentali nel garantire accordi di fornitura più stabili.
Un nuovo strumento per la trasparenza dei prezzi
Il modello OPEN è stato progettato per calcolare il “prezzo strutturale” dei minerali, considerando variabili reali come costi di produzione, manodopera e logistica, escludendo le distorsioni di mercato attribuite a pratiche di sovrapproduzione o manipolazione dei prezzi, come quelle spesso associate alla Cina. Secondo quanto riportato da Reuters, il CMF, guidato dall’ex diplomatico Rob Strayer, ha già attratto oltre 30 membri fondatori, tra cui Volkswagen, MP Materials, South32 e il colosso della difesa RTX.
Seth Goldstein, analista del settore litio presso Morningstar, ha dichiarato: “Tutti nel settore dei minerali critici cercano maggiore trasparenza sui prezzi. Qualsiasi strumento come il CMF che possa aiutare sarebbe il benvenuto.”
Una risposta alla dominanza cinese
La Cina controlla oltre il 60% della raffinazione e produzione globale di minerali critici, secondo stime della Casa Bianca. Negli ultimi anni, Pechino ha imposto restrizioni all’esportazione di elementi come gallio e germanio, essenziali per tecnologie avanzate e applicazioni militari. Queste mosse hanno evidenziato la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento occidentali e la necessità di strumenti come OPEN per mitigare i rischi associati a tali dipendenze.
Il modello OPEN mira a fornire previsioni affidabili che possano supportare decisioni di investimento e negoziazioni di contratti a lungo termine, anche in scenari di volatilità dei prezzi. Ad esempio, il governo del Nevada ha espresso interesse nel collaborare con il CMF per attrarre operazioni di fusione del rame, riducendo la dipendenza dalle importazioni.
Collaborazioni e sviluppo tecnologico
Il modello OPEN è stato sviluppato con il supporto di enti come S&P Global, Charles River Analytics, Exiger e Metal Miner, e continuerà a ricevere finanziamenti dalla DARPA fino almeno al 2029. L’intelligenza artificiale è addestrata su oltre 70 set di dati, molti dei quali non pubblici, forniti da fonti come il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, FactSet e Benchmark Mineral Intelligence.
Nick Myers, CEO della start-up Phoenix Tailings, ha affermato che le informazioni fornite dal CMF rafforzeranno le negoziazioni con i clienti: “In un settore opaco, è uno degli strumenti per ottenere più informazioni.”
L’innovazione al servizio della sicurezza nazionale e della competitività economica
L’intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare l’intero settore dei minerali critici, non solo aumentando la trasparenza dei prezzi ma anche contribuendo a una gestione più intelligente e sostenibile delle risorse naturali. Secondo un rapporto di S&P Global, l’adozione di strumenti basati su AI per la previsione dei prezzi dei minerali potrebbe ridurre i rischi legati all’instabilità delle forniture, riducendo al contempo l’esposizione dei Paesi alle manipolazioni dei mercati da parte di potenze geopolitiche come la Cina.
Anche la possibilità di applicare algoritmi avanzati per l’ottimizzazione della supply chain sta generando grande interesse. Il CMF, attraverso la sua piattaforma di dati, non solo fornisce previsioni precise sui prezzi, ma aiuta anche i produttori e i distributori a navigare in un mercato altamente volatile, consentendo loro di pianificare a lungo termine senza il timore di forti oscillazioni improvvise.
Inoltre, l’approccio innovativo del CMF potrebbe rappresentare una risposta alla crescente domanda di minerali provenienti da fonti sostenibili, con l’industria che chiede sempre di più una “green premium” (una sorta di sovrapprezzo per i minerali prodotti in modo più ecologico). L’uso di AI per monitorare e certificare l’origine e la sostenibilità delle risorse minerarie diventerà fondamentale per attrarre investimenti e garantire forniture di qualità.
Prospettive future e implicazioni globali
Il CMF sta attualmente offrendo l’iscrizione gratuita per i prossimi 14 mesi, con l’obiettivo di attrarre ulteriori membri, in particolare nei settori dell’aviazione, della difesa e dei semiconduttori. Inoltre, sta cercando di coinvolgere governi stranieri, tra cui Zambia e Repubblica Democratica del Congo, entrambi produttori chiave di minerali.
Nonostante alcune critiche sul potenziale impatto del modello OPEN sui mercati tradizionali, come il London Metal Exchange, il CMF sostiene che il suo obiettivo non è sostituire i mercati esistenti, ma fornire un punto di riferimento alternativo basato su dati concreti e trasparenti.
Innovazione e strategia per la sovranità mineraria
L’emergere dell’intelligenza artificiale come strumento per garantire la sovranità mineraria segna un cambiamento epocale nella gestione delle risorse naturali. Grazie all’analisi predittiva avanzata, i Paesi occidentali potrebbero finalmente disporre di un modello di previsione dei prezzi che non solo permette una maggiore resilienza alle fluttuazioni di mercato, ma che riduce anche la dipendenza da attori geopoliticamente instabili. Un’ulteriore conferma di questa tendenza arriva da un report pubblicato da Proactive Investors, che sottolinea come l’AI possa giocare un ruolo determinante nel rafforzare la sicurezza delle catene di approvvigionamento globali, un aspetto particolarmente cruciale per l’industria della difesa e dell’energia rinnovabile.
La combinazione di intelligenza artificiale, trasparenza nei dati e collaborazioni internazionali potrebbe spianare la strada per una nuova era di sicurezza mineraria, in cui i Paesi non solo competono per le risorse ma lo fanno in modo più intelligente e strategico. L’approccio del CMF non è solo un baluardo contro le distorsioni del mercato, ma una nuova frontiera di collaborazione tra il pubblico e il privato, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e sicuro alle risorse minerarie.

