Fino a pochi anni fa tra le aziende e nella mentalità comune era diffusa la convinzione che l’attenzione verso l’impatto ambientale rientrasse nella Responsabilità Sociale dell’impresa, con risvolti puramente giuridici o persino etici e morali, scollegando invece possibili impatti sul modello di business e sulle aspettative del mercato. Oggi invece, in un momento storico dove la preoccupazione per il nostro pianeta è crescente e un tema quantomai attuale, le aziende hanno sviluppato la consapevolezza che esiste un legame crescente tra le green practices e il successo, smettendo di considerare la sostenibilità come un semplice vantaggio d’immagine a scopo ambientale per allargare la questione anche alla catena di approvvigionamenti e in generale ai processi aziendali. Sono infatti esponenzialmente cresciuti negli ultimi anni gli investimenti effettuati dalle grandi e piccole aziende italiane per le pratiche green, molti dei quali effettuati appositamente per rimanere al passo con la sempre più severa normativa Iso impostata dall’Ente nazionale italiano di unificazione.

Da tempo infatti non solo le normative sono ma cambiate ma anche gli stessi gusti degli utenti finali e dei mercati: necessità di aumentare la qualità dei prodotti e ridurre i costi necessari per la loro produzione, miglioramento dell’immagine e della reputazione agli occhi di consumatori, ormai sempre più sensibili all’evoluzione ambientale e, infine, le nuove opportunità di mercato riguardanti i valori sostenibili come perno su cui basare la crescita aziendale dei prossimi anni. Insomma inserire pratiche di sostenibilità all’interno della propria Supply Chain è una scelta lungimirante e potenzialmente anche redditizia, e a confermarlo è un partner di prestigio assoluto come Avanzi. Dal 1997 la società promuove il cambiamento per la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale svolgendo attività di ricerca e di incubazione all’imprenditoria sociale, ma anche servizi di consulenza specifica per le imprese finalizzati all’introduzione di pratiche sostenibili all’interno della strategia aziendale.

Avanzi e green practises

Insomma Avanzi è una realtà nota, affidabile e di prestigio per quanto riguarda la ricerca e sviluppo in ambito sostenibile, e da anni si occupa tra le altre cose di pubblicare annualmente uno studio che rileva la diffusione dei bilanci CSR tra le maggiori società italiane e mette sotto la lente la qualità delle informazioni relative alla sostenibilità della Supply Chain all’interno di questi ultimi. Secondo l’ultimo di questi precisi studi inoltre il numero di società quotate che hanno predisposto un bilancio CSR è aumentato considerevolmente, invertendo quindi la tendenza negativa che ha caratterizzato gli ultimi anni. Cresce quindi nel Belpaese l’attenzione sul tema e non solo nella teoria: quasi tutte le aziende contattate da Avanzi infatti dichiarano di aver integrato i criteri CSR nella selezione dei fornitori e molte di loro prevedono il rispetto del Codice Etico come clausola contrattuale, un fattore questo che segna un importante cambio di tendenza in Italia ma anche a livello internazionale.

Per presentare e analizzare in maniera approfondita la questione invitiamo pertanto tutti gli interessati a iscriversi e partecipare al Sustainable Procurement Summit ’17 organizzato presso la Mediolanum Corporate University il 18 ottobre, un evento pensato appositamente per aiutare le aziende partner a sviluppare una catena di approvvigionamenti e una struttura aziendale che rispondano a principi e valori sostenibili dove saranno presenti vari e prestigiosi ospiti che affronteranno la questione dai punti di vista più diversi e interessanti. Tra i vari partner figura appunto anche Avanzi, che presenterà per l’occasione anche un resoconto dell’ultimo studio effettuato sulle pratiche di sostenibilità all’interno della Supply Chain e del loro peso all’interno dei bilanci aziendali.