Riportiamo l’articolo della rubrica Into the Best di Alfaparf Milano, pubblicato sul magazine “The Procurement – Supply Chain Relationship: Strategie e soluzioni” (Anno 8 n.2).
Immersa tra campi dorati di mais, nei dintorni di Bergamo, Alfaparf Milano ha aperto le porte alla redazione di The Procurement per raccontarsi.
Fin dall’ingresso in questa multinazionale made in Italy, si respira un’aria familiare, come ama sottolineare il suo Global procurement director, Guillermo Sarria, che permea anche tutta la sua storia, un’avventura iniziata oltre quarant’anni fa in un sottoscala, dove il fondatore Roberto Franchina creava prodotti per capelli da distribuire ai parrucchieri della zona.
Da allora di strada ne è stata fatta e oggi Alfaparf Milano è una multinazionale nel campo della cosmetica professionale che produce e commercializza prodotti per la cura dei capelli e della pelle ed apparecchiature per l’estetica. Il gruppo conta stabilimenti produttivi in 5 paesi (Italia, Brasile, Messico, Venezuela e Argentina), filiali in 25 paesi in 4 diversi continenti e distribuisce i suoi prodotti e servizi in oltre 100 paesi nel mondo. Il gruppo ha in portafoglio dodici marchi: quattro nel settore haircare (Alfaparf Milano Professional, Yellow Professional, Il Salone Milano, Alta Moda è…), sei nel settore skincare (Dibi Milano, Becos, Olos, Ten Science, Decoderm, Solarium), due nel settore delle apparecchiature (Apg Tech e Apg Medical). Alfaparf Milano Professional è il brand made in Italy più diffuso al mondo nel canale professionale acconciatori.
Accolti da Guillermo Sarria, nostra guida d’eccezione, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il reparto produttivo con le sue linee di confezionamento e la “cucina laboratorio”. Qui innovazione, ricerca e stile si fondono per creare nuovi prodotti che vengono testati in macchinari dalle forme più diverse, alcuni creati ad hoc, risultato di fantasiosi assemblaggi, come una turbina con applicati dei pettini per testare i capelli con migliaia di spazzolate.
Poi insieme a Guillermo Sarria e Guillermo Bordachar, oggi Chief operating officer di Alfaparf Milano ma con una lunga carriera nel procurement, ci siamo addentrati negli aspetti più organizzativi.
Tra i due, il primo spagnolo, il secondo argentino, si percepisce aria di sinergia, sicuramente anche grazie ad un background simile.
Entrambi arrivano da ambiti molto lontani dalla cosmetica, Bordachar da Tenaris e Sarria da Italcementi, ma come sottolinea quest’ultimo, esperienze in settori tanto diversi hanno portato ricchezza di visione e strategia.
Anche all’interno di Alfaparf Milano, i dipendenti sono sostenuti verso una crescita trasversale. Come spiega Bordachar è importante offrire la possibilità di una carriera dinamica, che permetta di fare esperienza in vari ambiti dell’azienda, per acquisire una visione a 360° ed arrivare, come è stato per lui, al ruolo di Co o, come per Sarria, a quello di General manager di D.E.A. Project, un’azienda del gruppo che si occupa di apparecchiature per l’estetica professionale, oltre al ruolo di direttore degli Acquisti del gruppo. “La
dinamicità è una caratteristica del nostro gruppo e del nostro modo di operare. Ci sono tanti casi di persone giovani che hanno fatto carriera spostandosi non solo geograficamente ma anche all’interno dei diversi reparti” […]