Al crescere del mercato, si pone il problema dell’approvvigionamento delle materie prime e delle tecnologie necessarie alla fabbricazione delle batterie
La costruzione di batterie per il settore delle auto elettriche è avvenuta, fino a questo momento, prevalentemente in Cina. Gli Stati Uniti stanno varando in questi giorni una politica di sviluppo di una supply chain nazionale per i veicoli elettrici. La legislazione, afferma Jennifer Small su Supply Management, è pensata per combattere il dominio cinese nella produzione di metalli e batterie.
L’Energy and Natural Resources Committee del Senato degli Stati Uniti ha tenuto un’udienza sull’American Mineral Security Act, con lo scopo di snellire le normative e i permessi per lo sviluppo di miniere di litio, grafite e altri minerali necessari alla costruzione dei veicoli elettrici e delle loro batterie.
Se approvata, la legislazione richiederebbe un registro delle riserve di metalli negli Stati Uniti, mentre al momento le stime dell’US Geological Survey si basano sull’unione di diverse fonti.
Sia le aziende cinesi che quelle americane hanno investito molto in progetti di estrazione mineraria di litio in Cile, Australia e Argentina, alcune delle nazioni che ne producono di più al mondo, affermano Laura Millan Lombrana e Joe Deaux su Bloomberg. Tuttavia, a differenza degli Stati Uniti, le aziende cinesi hanno investito anche in patria, dove viene prodotto quasi otto volte il litio rispetto a quello estratto negli Usa. Questo gap nella disponibilità domestica di materie prime è un fattore di rallentamento nell’obiettivo americano di mettere in discussione il dominio cinese nella produzione e nella vendita di auto elettriche.
Secondo BloombergNEF, gli Stati Uniti controllano solo il 13% circa della capacità di produzione globale di batterie al litio, senza aspettative di crescita. La Cina al momento controlla due terzi di questo mercato e si prevede che potrebbe arrivare a controllarne il 73% nel 2021.
Metà dei veicoli elettrici del mondo, del resto, sono venduti in Cina, e la percentuale è destinata a salire. Le vendite del primo trimestre 2018 sono salite del 150% rispetto all’anno precedente.
Anche sul fronte europeo ci sono stati segnali di movimento: Dave Keating segnala su Forbes la nascita di una partnership tra Francia e Germania per l’investimento di 5-6 miliardi di euro nello sviluppo di tecnologie per la costruzione di batterie per veicoli elettrici. Quattro miliardi dovrebbero provenire da aziende private europee, soprattutto costruttori di auto e compagnie energetiche. La Commissione europea ha incoraggiato i governi nazionali ad aumentare gli investimenti in quest’area, preoccupata del fatto che l’Europa stia rimanendo indietro nello sviluppo di veicoli elettrici per la mancanza di avanzamenti nel settore delle batterie, dove vige il primato dei paesi asiatici.
Volkswagen, invece, ha annunciato che investirà quasi un miliardo di euro nella produzione di batterie in una fabbrica della Germania occidentale, mentre cerca di semplificare l’organizzazione del Gruppo scorporando o vendendo unità. L’azienda lo ha dichiarato al termine di una riunione del supervisory board, secondo quanto riporta Reuters.
Le batterie sono un campo fondamentale nel settore automotive da quando ha iniziato il suo sviluppo verso la mobilità elettrica. Oggi vengono acquistate principalmente da costruttori asiatici, ma il campo delle materie prime e delle tecnologie sarà probabilmente sempre più decisivo per chi voglia guadagnare competitività nel settore.