L’incertezza della Brexit si ripercuote anche sulle esportazioni del Made in Italy in Gran Bretagna. Secondo i dati dell’Istat sul commercio estero ad aprile, rispetto allo scorso anno, si è registrato un calo dell’8% nelle esportazioni di prodotti italiani.

Le esportazioni dall’Italia verso il mondo sono complessivamente diminuite del 2,8% rispetto al 2016 e ciò si traduce in un peggioramento della bilancia commerciale italiana con il surplus che è sceso a 3,6 miliardi di  euro contro i 5.3 miliardi di marzo 2016.  “A favorire il calo complessivo delle esportazioni italiane nel mondo è certamente il crollo delle spedizioni in Gran Bretagna che è il sesto partner commerciale dell’Italia a livello mondiale”, afferma la Coldiretti segnalando una riduzione del 6,8% delle esportazioni alimentari, un crollo del 12,7% del tessile e un calo del 13,6% dei macchinari. “La riduzione delle esportazioni di prodotti Made in Italy, rispetto allo scorso anno, riguarda in realtà praticamente tutte le categorie merceologiche, dagli autoveicoli in calo del 3,3% ai mobili in calo del 7,2%”. Di importante peso è il crollo dei consumi  di vino italiano, sulle tavole inglesi, dovuto ad un aumento record dei prezzi che hanno raggiunto in media i 6,3 euro (5,56 sterline) sulla base dei dati della Wine and spirit trade association (Wsta). Il vino che sulle tavole inglesi è in gran parte di importazione non è mai stato così caro per effetto dei tassi di cambio sfavorevoli, ma anche per l’aumento della tassazione sugli alcolici. Un comportamento che ovviamente pesa anche sulle esportazioni di vino Made in Italy con il calo del 7% delle vendite sulla base dei dati Istat relativi al primo bimestre del 2017.

Come mai? Secondo la Coldiretti le motivazioni sono due: la svalutazione della sterlina e un atteggiamento più nazionalista da parte degli inglesi.

                                                                                                                                                     

 

                                                                                                                                                       Giorgia Pacione Di Bello