Mentre la globalizzazione sta affrontando le sfide che abbiamo imparato a conoscere, la gestione del rischio della catena di approvvigionamento è diventata un aspetto sempre più importante delle operazioni delle aziende.
Con l’ascesa dell’intelligenza artificiale (AI), soprattutto le organizzazioni più innovative saranno in grado di gestire e mitigare meglio i rischi nelle loro supply chain.
Nuove norme e nuovi scenari
Insieme agli effetti della pandemia e a quelli della crisi climatica sono arrivate normative più severe per soddisfare gli standard sulle emissioni di carbonio e ridurre i gas serra. In Europa, le nuove norme riguardano le emissioni generate lungo tutta la catena di approvvigionamento, dall’acquisizione delle materie prime alla consegna dei prodotti finiti. Sul versante del trasporto via mare, l’Organizzazione marittima internazionale ha concordato una nuova serie di linee guida per ridurre l’intensità di emissioni carbonio delle navi.
In questo senso, le prestazioni prevedibili delle principali modalità di trasporto hanno permesso alle aziende di costruire con sicurezza catene di approvvigionamento geograficamente distribuite in base ai vantaggi in termini di costi della produzione derivanti dalla delocalizzazione. Oggi questa modalità e questa sorta di agevolazione è messa in discussione e aumenta l’importanza di un’efficace gestione del rischio.
Come sfruttare l’intelligenza artificiale per una migliore SCRM
Quando si parla di gestione del rischio della supply chain è impossibile oggi non parlare anche di intelligenza artificiale. Soprattutto della sua sua capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale. Ciò consente alle aziende di identificare potenziali rischi e adottare misure proattive per prevenirne il verificarsi. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può monitorare i modelli meteorologici e prevedere potenziali interruzioni delle rotte di trasporto, consentendo alle aziende di reindirizzare le spedizioni ed evitare ritardi.
Analizzando i dati storici, l’IA può identificare i modelli e prevedere i rischi futuri. Ciò consente alle aziende di adottare misure preventive, prima che un rischio diventi realtà. Ad esempio, se l’intelligenza artificiale prevede una potenziale carenza di un componente critico, le aziende possono adottare misure per trovare fornitori alternativi.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la gestione del rischio della supply chain fornendo analisi dei dati in tempo reale, analisi predittive e una migliore visibilità. Sfruttando questa tecnologia le aziende possono gestire meglio i rischi e garantire il buon funzionamento delle loro supply chain.
L’importanza pratica dell’AI nel nuovo contesto
L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possono, infine, aiutare le aziende a prevedere con precisione la domanda, migliorare la gestione delle scorte e ridurre le emissioni e gli sprechi nelle loro catene di approvvigionamento. Queste nuove tecnologie, con adeguate informazioni, possono identificare i modelli di un problema, aiutando al contempo le catene di approvvigionamento a diventare più flessibili in caso di improvvisi cambiamenti. Ma anche più visibili e reattive.
Gli early adopter di soluzioni IA, secondo McKinsey, hanno ridotto le spese di inventario del 35% e i costi logistici del 15% e la capacità di ridurre i ritardi determina un risparmio netto sulle spese. I sensori basati sull’intelligenza artificiale possono tracciare le singole spedizioni, offrendo visibilità in tempo reale sullo stato dell’inventario. Infine, i sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono ordinare autonomamente nuovi materiali quando l’offerta scende al di sotto dei livelli specificati.
Gli ultimi tre decenni hanno visto un’enorme crescita del commercio e l’espansione delle catene di approvvigionamento globali. Oggi, tuttavia, le aziende devono essere in grado di gestire una serie di nuovi rischi, concentrandosi al contempo sulla resilienza e sulla sostenibilità. Per farlo, l’adozione delle nuove tecnologie sarà dirimente.
Sebbene l’intelligenza artificiale abbia molti vantaggi nella gestione del rischio della catena di approvvigionamento, è importante notare che non sostituisce l’esperienza umana. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere utilizzata come strumento per aumentare il processo decisionale umano, non sostituirlo. Le aziende dovrebbero comunque affidarsi a professionisti esperti per prendere decisioni critiche e gestire i rischi.