Un report firmato da Pwc analizza la situazione odierna di emergenza globale e identifica le misure a breve termine che le aziende applicano per raggiungere la resilienza proattiva della supply chain. 

In “How short-term measures set the foundation for proactive resilience” vengono dettagliate alcune misure a cui le aziende possono ricorrere per sopravvivere tra cui l’individuazione di strategie di approvvigionamento alternative. 

Le aziende esposte direttamente al Covid-19 si stanno muovendo in una determinata direzione; per esempio stanno trasportando l’inventario disponibile in aree lontane dalle zone di quarantena e vicino ai porti, garantendo la capacità  e lo stato di consegna per i fornitori Tier 2 e Tier 3 e acquistando in anticipo per procurarsi inventario e materie prime che scarseggiano nelle aree colpite. 

Altre azioni messe  in campo sono certamente il trasporto aereo, man mano che l’offerta e la capacità diventano disponibili, come sostituto del trasporto marittimo, l’aggiornamento dei clienti sui ritardi e adeguamento delle allocazioni dei clienti per ottimizzare i profitti sui ricavi a breve termine o per rispettare i termini contrattuali, l’offerta di uno sconto sull’inventario disponibile nei casi in cui l’offerta potrebbe essere insufficiente per l’adempimento fine inverno/inizio primavera, ottimizzando le entrate a breve termine e infine l’introduzione di nuovi prodotti precedentemente destinati alla Cina in altri stabilimenti.

Valutare le conseguenze

Ad un certo punto, con la ripresa graduale delle aziende e della riapertura degli impianti di produzione, le aziende si troveranno ad affrontare le conseguenze più ampie legate alle proprie supply chain tra cui: 

  • Quantificare l’impatto del virus in relazione alle interruzioni della domanda e dell’offerta, sia attuali che a più lungo termine, e delle prestazioni future del mercato  
  • Valutare il rischio operativo su funzioni aziendali critiche 
  • Accedere ai dati critici della catena di approvvigionamento su tutti i livelli per valutare correttamente il potenziale danno 
  • Impostare un processo temporaneo di recupero e valutazione dell’inventario, ove applicabile, e perseguire strategie di approvvigionamento alternative
  • Comunicare con le parti interessate della catena di approvvigionamento chiave sul volume dell’offerta e le modifiche al volume della domanda per i prossimi trimestri 
  • Pianificare gli scenari per comprendere le implicazioni operative – finanziarie e non

I passi successivi

In primis viene indicata come best practice quella di migliorare la visibilità della catena di approvvigionamento e distribuire strumenti che rendano più visibili i vincoli di capacità nei fornitori di primo, secondo e terzo livello. 

I leader aziendali dovrebbero anche esaminare in che modo i nuovi strumenti e tecnologie possono fornire maggiore intelligenza. Ad esempio, gli strumenti di valutazione del rischio, che fanno uso dell’apprendimento automatico, possono trovare modelli che possono indicare rischi o opportunità in termini di salute macroeconomica, geopolitica e globale, tasso di cambio e altri dati. I dirigenti delle società dovrebbero prendere in considerazione scenari alternativi di approvvigionamento e trasporto.  Le aziende dovrebbero comprendere le loro catene di approvvigionamento più in profondità e in più dimensioni.