Il 2 novembre scorso a Cali in Colombia si è conclusa la COP16, ovvero la sedicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica.. Durante questo evento, si stabiliscono nuovi obiettivi globali per la biodiversità, promuovendo la sostenibilità in tutti i settori economici. Uno dei principali argomenti di discussione riguarda l’integrazione della biodiversità nelle filiere produttive delle aziende, un ambito in cui l’Association of Chartered Certified Accountants (ACCA) offre un contributo significativo.
Il ruolo dell’ACCA
L’ACCA, fondata nel 1904 e con oltre 500.000 membri in tutto il mondo, ha pubblicato un rapporto intitolato “Empowering Business: Navigating Nature-related Reporting”, che punta a sensibilizzare il mondo aziendale sull’importanza di gestire e comunicare l’impatto delle proprie filiere sulla natura. Jessica Bingham, responsabile della politica regionale e delle analisi per ACCA, sottolinea che “la natura è la base di ogni forma di vita sulla Terra”. Tuttavia, molte aziende ancora non valutano adeguatamente le proprie dipendenze e impatti ambientali.
L’ACCA si impegna a supportare le aziende nell’integrazione della sostenibilità nelle loro attività, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Gli SDG 11 (Città e comunità sostenibili), SDG 12 (Consumo e produzione responsabili), SDG 13 (Azione per il clima) e SDG 17 (Partnership per gli obiettivi) sono particolarmente rilevanti per ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza delle risorse e promuovere pratiche finanziarie responsabili. Questi obiettivi riflettono l’importanza di un impegno congiunto nella filiera produttiva per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.
L’Importanza del reporting sulla biodiversità nella supply chain
Secondo le stime di settore, la filiera produttiva può rappresentare fino al 90% dell’impatto ambientale di un’azienda. Per questo motivo, è essenziale che le aziende adottino pratiche di reporting trasparenti e accurate, seguendo linee guida come la CSRD, CSDDD e gli standard dell’International Sustainability Standards Board (ISSB). Queste normative, sostenute da ACCA, richiedono alle imprese di monitorare e comunicare l’impatto delle loro filiere sulla biodiversità, contribuendo così a garantire trasparenza e responsabilità.
Opportunità per la trasformazione delle filiere
L’adozione di pratiche di reporting incentrate sulla natura offre numerose opportunità per le aziende di trasformare le loro catene di fornitura in chiave sostenibile. In particolare, ogni fase della filiera può contribuire agli obiettivi ambientali in diversi modi:
- Pianificazione strategica e reporting di sostenibilità: Allineare le operazioni della filiera con gli obiettivi di biodiversità e sostenibilità.
- Creazione di valore e gestione del rischio: Identificare e mitigare i rischi legati alla perdita di biodiversità nella filiera.
- Conformità normativa: Rispettare le nuove normative ambientali e di biodiversità.
- Sviluppo di partnership: Collaborare con i fornitori per ridurre l’impatto ambientale.
- Processi decisionali e di consulenza finanziaria: Integrare la sostenibilità nelle decisioni di investimento.
Questi approcci consentono alle aziende di allinearsi agli obiettivi di sostenibilità, integrando la conservazione della biodiversità in ogni passaggio della supply chain, dalla raccolta delle materie prime allo smaltimento finale del prodotto.
Gli obiettivi della COP16 per una supply chain sostenibile
La COP16 mira a integrare considerazioni sulla biodiversità nei settori chiave, come l’alimentazione, l’energia e la finanza. Questi obiettivi influenzano direttamente le strategie di gestione della supply chain delle aziende, imponendo l’adozione di pratiche che bilancino la conservazione della natura con la crescita economica. Tra gli obiettivi principali della COP16, troviamo:.
L’attenzione della COP16 e dell’ACCA per la sostenibilità delle filiere rappresenta un’opportunità per le aziende di migliorare le loro operazioni, contribuendo positivamente alla conservazione della biodiversità. Grazie all’impegno per la riduzione delle emissioni, il sourcing responsabile e la minimizzazione dell’impatto ecologico, le aziende possono integrare la sostenibilità in ogni fase della loro filiera, assicurando che le loro catene del valore operino in armonia con gli obiettivi ambientali globali.
La guida offerta dall’ACCA, insieme agli obiettivi stabiliti durante la COP16, traccia una strada chiara verso una gestione delle filiere più responsabile e sostenibile. Questi sforzi offrono alle aziende un quadro strutturato per valutare e migliorare le proprie pratiche, contribuendo a una crescita responsabile e alla protezione del nostro pianeta per le generazioni future.