Il prossimo passo nella logistica potrebbe essere la consegna con i droni. Negli Stati Uniti, la Federal Aviation Administration è vicina all’autorizzazione dei test per le consegne tramite droni, mentre in Australia e nel Regno Unito sono già partite le sperimentazioni.
L’autorità federale per la sicurezza aerea potrebbe, quindi, dare il via libera da maggio, favorendo le aziende come Amazon, che già da tempo lavorano sullo sviluppo tecnologico in questo campo.
Anche in Italia l’interesse è aumentato, ma sono necessarie norme adeguate. Al Dronitaly, tenutosi a Milano il 23 e 24 marzo, è intervenuto Antonio Malvestio, Presidente del Freight Leaders Council, l’associazione che riunisce i maggiori operatori logistici in Italia, nel corso del convegno “e-Commerce e nuova logistica. Il drone protagonista dell’ultimo miglio”. «L’automazione della supply chain e l’ottimizzazione dell’ultimo miglio possono prendere in considerazione l’uso degli aeromobili a pilotaggio remoto. La tecnologia già esiste, i colossi sono molto avanti con le sperimentazioni, e in Cina sono già una realtà. Il legislatore deve accompagnare queste innovazioni in grado di risolvere alcune problematiche delle logistica», ha spiegato.
La crescita del commercio elettronico sta creando situazioni di inefficienza che, nelle città, bruciano 9 miliardi di euro ogni anno, l’equivalente di 0,7 punti di Pil. Il dato è riportato nel Quaderno 26 – La logistica ai tempi dell’e-Commerce del Freight Leaders Council, studio monografico contenente ricerche su tutto il settore del trasporto merci presentato dall’associazione a novembre 2017. Il traffico causato dai furgoni, la difficoltà nell’ottimizzare i carichi in ottica di sostenibilità ambientale, e la moltiplicazione dei punti di consegna sono tra gli elementi che stanno creando difficoltà nella gestione della supply chain.
L’uso dei droni, ha dichiarato a tale proposito Malvestio, può essere utile «nel processo di automazione dei magazzini, per fluidificare e velocizzare i processi. Anche alcune tipologie di consegne potrebbero beneficiare di questa modalità: penso alle zone isolate, difficilmente raggiungibili in alcuni periodi dell’anno, oppure ai mini percorsi tra l’hub logistico e i lockers».
Fonte: Corriere Comunicazioni