In un suo recente articolo, Procurious sostiene che tecnologia e approvvigionamento etico debbano andare di pari passo e allearsi per implementare il cambiamento sostenibile.

Infatti, un approccio tecnologico alla gestione della fornitura può aiutare le organizzazioni a garantire che le parti lungo l’intera supply chain siano conformi a leggi e regolamenti, nel rispetto degli standard di sostenibilità.

Non è nuovo il discorso che ruota attorno alle necessarie, ma pur sempre difficili operazioni volte a sviluppare un programma di approvvigionamento etico di successo.

Una questione chiave risiede nel fatto che il concetto stesso di etica non sia uguale e coerente in tutti i paesi, industrie o settori, né tantomeno sia stato tradizionalmente misurabile in termini finanziari.

Tra le questioni di interesse primario quando si discute l’idea di approvvigionamento etico, rientrano:

  • libertà di lavoro
  • lavoro minorile
  • condizioni di lavoro
  • retribuzione e l’orario di lavoro
  • questioni più ampie sulla corruzione e la sostenibilità

Le catene di approvvigionamento devono diventare più etiche perché sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa non sono più una scelta facoltativa, al contrario l’etica applicata a ogni livello della catena di approvvigionamento deve essere esaminata in profondità e adottata come misura urgente.

 

I vantaggi della tecnologia

Le politiche autogestite, come la scelta di adottare un solido codice di condotta per i fornitori, sicuramente sono un’arma essenziale nella lotta per la sostenibilità, ma non forniscono la copertura completa necessaria per una conformità così ampia.

È qui che entra in gioco la tecnologia. L’implementazione di reti di fornitura digitali ha il potenziale per rivoluzionare la conformità globale e gli standard etici.

Infatti, livelli di trasparenza e responsabilità maggiori dovrebbero essere possibili grazie alla digitalizzazione delle reti di fornitori, a condizione che ogni membro di ogni catena sia connesso.

Affinché ciò funzioni, le metriche delle prestazioni devono essere standardizzate, comparabili e centralizzate. Sebbene non sia un compito facile, l’adozione di un approccio basato sulla tecnologia potrebbe migliorare la competitività.

L’idea di responsabilità condivisa è un ulteriore aspetto cruciale in cui la tecnologia può aiutare. All’interno delle catene di approvvigionamento sempre più complesse, i partner commerciali hanno la responsabilità reciproca di garantire il rispetto degli standard etici. La capacità di accedere e valutare i dati su richiesta e in tempo reale è fondamentale per garantire il successo delle operazioni.

 

IA e Blockchain

Trasparenza e visibilità sono parole d’ordine quando si parla di approvvigionamento etico. Semplificazione e automazione dei processi attraverso l’uso di tecnologie come Blockchain e IA sono fondamentali per l’evoluzione delle catene di fornitura, nell’ottica di costruire un futuro più sostenibile, dettato da scelte più etiche.

Ad esempio, Supply Chain Management, segnala la Blockchain come una potenziale soluzione in grado di fornire una registrazione decentralizzata ma immutabile degli accordi contrattuali che determinano il rispetto delle clausole e dei regolamenti etici. In questo modo, ogni fornitore nuovo ed esistente garantirebbe la conformità presentando la documentazione chiave attraverso la blockchain, fornendo trasparenza ma proteggendo le informazioni sulla concorrenza per mitigare i rischi per tutte le parti.

Per garantire che le pratiche di approvvigionamento etico siano coerenti, quindi, le organizzazioni devono accedere a dati accurati e aggiornati. Questi dati devono essere accessibili allo stesso modo a tutte le parti interessate e ai clienti, con una visione chiara del funzionamento della catena di approvvigionamento. L’unico modo in cui informazioni come questa possono essere compilate e condivise in modo efficace è attraverso il corretto impiego di tecnologie all’avanguardia.