Contributo a cura di Fabrizio Fassone, Head of Intelligent Spend Management SAP Italy&Greece

La gestione della forza lavoro esterna, soprattutto in seguito alla pandemia, ha assunto un valore ancora più strategico per le aziende. Lo si ricava da diversi studi come ad esempio, per citarne uno, il rapporto Intuit. Tra i 20 trend principali del decennio a venire, il report sostiene che l’80% delle grandi aziende statunitensi prevede di aumentare l’impiego di una forza lavoro flessibile nei prossimi anni. Anche in Italia è probabile che questa tendenza si affermerà.

Nel corso del 2020, liberi professionisti, consulenti e fornitori con cui le organizzazioni avevano già in precedenza un rapporto di collaborazione non hanno dovuto avviare forme di smart working a cui non erano abituate prima del Covid-19. Si sono trasformate immediatamente in risorse preziose senza che fosse necessaria la loro presenza in ufficio. Ciò non toglie che l’esigenza di una maggiore visibilità dei processi e delle attività che vede coinvolta questa tipologia di workforce si sia fatta sentire in maniera più pressante.

 L’esigenza di insight e metriche sulla workforce esterna

Per comprendere in che cosa consista la maggiore visibilità a cui ho accennato prima, cito un’altra ricerca. Nell’ultimo Global Human Capital Trends di Deloitte il 97% degli intervistati ha dichiarato di aver bisogno di ulteriori informazioni su qualche aspetto della loro forza lavoro. E mentre l’83% del campione ha detto che la sua organizzazione produce informazioni sullo stato complessivo della forza lavoro, solo l’11% riesce a ottenere queste informazioni in tempo reale. In pratica, il ricorso crescente a un capitale umano che non ha un rapporto di subordinazione con l’azienda, ma che deve essere comunque integrato con il resto dei lavoratori dipendenti, oggi richiede strumenti in grado di fornire insight e metriche adeguati. La rapida obsolescenza che, a causa dei continui cambiamenti tecnologici ed economici, investe le competenze, implica la necessità per le aziende di capire in che modo il loro insieme di risorse umane, sempre più distribuito e meno centralizzato, contribuisca a raggiungere gli obiettivi di business.

 L’importanza della visibilità su collaboratori e fornitori

Il tema della gestione ottimizzata della workforce esterna non riguarda soltanto l’ambito presidiato dagli HR Manager, ma anche quello del procurement e dei responsabili acquisti. Spesso, infatti, i collaboratori e la spesa riferita alle loro attività vengono considerati alla stessa stregua di una fornitura. In effetti, la rete di partner di cui si avvale un’organizzazione tende ormai a essere sempre più estesa dal punto di vista territoriale, di potenziale platea a cui attingere, di ampiezza dell’offerta. L’esigenza di visibilità, perciò, è identica sia rispetto a chi deve garantire prodotti e servizi che il CPO (Chief Procurement Officer) ha il compito di selezionare e scegliere, sia per quanti operano offrendo la propria competenza a supporto di quelle interne dell’azienda. In entrambi i casi occorrono criteri di trasparenza, indicatori di efficienza, chiarezza sui costi e sul ritorno sull’investimento. Occorrono, in altre parole, strumenti evoluti che, come SAP Fieldglass, diano tutte queste informazioni.

 Come migliorare il lavoro di HR Manager e CPO

SAP Fieldglass è una delle soluzioni che Gartner ha collocato, insieme ad altre, in uno dei suoi Magic Quadrant. Nel panorama dei sistemi che possono affiancare HR Manager e CPO, supportando i rispettivi compiti, permette loro di avere accesso a dashboard che visualizzano i dati in tempo reale per aiutarli a prendere decisioni più informate e consapevoli. Infatti, la gestione oculata della forza lavoro esterna da un lato e l’identificazione dei fornitori migliori dall’altro rappresentano una leva strategica per migliorare l’efficienza e risparmiare sui costi. Ma, per farlo, è fondamentale disporre di una suite digitale che, come SAP Fieldglass, assicuri quel monitoraggio e quegli indicatori di cui l’azienda ha bisogno.

Concludendo, una sapiente adozione di queste tipologie di suite, risponde ai bisogni di chi, siano essi HR Manager o CPO, è chiamato a utilizzare questi strumenti con il desiderio di migliorare i flussi di lavoro quotidiani.

 

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