Un audit ha rilevato ripetute violazioni delle leggi di public procurement
Ripetute violazioni delle leggi del procurement statale hanno portato i costi di un progetto ferroviario di Honolulu a sforare di molto rispetto alla cifra iniziale, come racconta Andrew Allen nel suo articolo su Supply Management.
L’ispettore Edwin Young ha dichiarato che la Honolulu authority for rapid transportation (Hart) ha violato i requisiti del procurement 18 volte, emettendo pagamenti a posteriori agli appaltatori per lavori che erano stati eseguiti senza l’adeguata notifica a procedere.
Il Consiglio comunale ha richiesto un audit – a parte rispetto a quelli effettuati dallo Stato – a settembre 2017, in seguito alle crescenti preoccupazioni sul progetto, i cui costi previsti sono aumentati di circa 4 miliardi di dollari rispetto ai circa 5 miliardi previsti nel 2012, raggiungendo una stima totale di circa 9 miliardi di dollari. Il progetto è ancora in fase di costruzione.
Il progetto ferroviario è stato pensato per collegare i sobborghi occidentali della città all’aeroporto, al centro e all’Ala Moana Center, di più grande centro commerciale dell’isola di Oahu, si legge su un articolo di Audrey McAvoy su Associated press News. I sostenitori del progetto sperano che contribuirà a evitare il peggioramento dei continui ingorghi nel traffico verso il centro città, dal momento che il numero di abitanti dell’area occidentale dell’isola continua a crescere.
L’inesperienza dei manager e degli appaltatori della Hart, continua Allen, ha causato lo sforamento dei costi e ritardi rispetto alla pianificazione dei lavori, facendo opinabili cambiamenti di ordini ed emendamenti ai contratti «senza sufficienti giustificazioni e documentazione adeguata […] e con controlli interni insufficienti».
Gli ordini in questione erano del valore di 4,5 milioni di dollari in due contratti differenti, stipulati con Kiewit Infrastructure West e Urs Corp. «Delle 17 violazioni nei cambiamenti di ordini di approvvigionamento (nel contratto di Kiewit), ne abbiamo identificate 8 in cui l’appaltatore ha ricevuto istruzione di continuare il lavoro di progettazione invece di seguire le procedure di cambiamento dell’ordine», si legge nell’audit. Il procurement e i responsabili dei contratti non hanno approvato gli ordini in nove dei 17 casi.
Benché i manager di Hart abbiano dichiarato di aver indirizzato e completato le indicazioni degli audit precedenti, l’ispettore è stato in disaccordo con queste affermazioni.
«Purtroppo ad oggi le operations, le procedure, il personale e i piani di successione di Hart rimangono incompleti e inadatti al futuro del progetto», ha dichiarato Young. «La nostra opinione è che le policy e le procedure di Hart sono inadeguate a prevenire il ripetersi di sforamenti nei costi e ritardi nel calendario dei lavori».
Secondo l’audit, Hart ha mancato di controlli interni volti a minimizzare i costi e a prevenire i ritardi, ignorando o considerando solo parzialmente i ripetuti avvisi del consulente di sorveglianza di project management.
Una revisione di 208 cambiamenti di ordine e 63 correzioni in 10 contratti ha aumentato il costo del progetto di 416 milioni di dollari, il 16% in più rispetto alla cifra iniziale. I cambiamenti negli ordini hanno aggiunto sei anni al piano dei lavori, afferma il report.
Il Ceo di Hart Andrew Robbins ha dichiarato che l’azienda era d’accordo con la necessità di aggiornare le procedure amministrative e aveva implementato o iniziato a mettere in pratica le recommendation formulate nell’audit a cui è stata sottoposta.
Il consiglio di amministrazione di Hart sta considerando l’indicazione dell’audit del Consiglio comunale che prevede di assumere un ispettore, interno o esterno, per evitare future mancanze.