L’aumento dei costi di trasporto minaccia la stabilità delle supply chain globali in un commercio internazionale mutevole che pure vede una crescita economica stabile. In questo contesto è cruciale stabilire partnership efficaci e adottare una gestione adeguata, sperimentando nuove strategie per garantire consegne tempestive senza risentire dell’aumento dei costi.
Crescita stabile e commercio mutevole
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha pubblicato il suo ultimo World Economic Outlook prevedendo che la crescita rimarrà stabile al 3,2% quest’anno e il prossimo. Le prospettive suggeriscono che la crescita globale ha toccato il minimo alla fine del 2022, al 2,3%, con un picco dell’inflazione poco dopo. “La maggior parte degli indicatori continua a indicare un atterraggio morbido”, ha scritto Pierre-Olivier Gourinchas, consigliere economico del Fmi e direttore della ricerca, in un blog sul sito web del fondo.
Nelle supply chain di oggi l’approvvigionamento delle merci garantisce che i materiali o i prodotti arrivino in tempo e nella giusta quantità di ordini. Questo processo consente di risparmiare e rendere le consegne più veloci. Inoltre, si assicura che le forniture siano disponibili quando necessario, il che aiuta le aziende a rimanere competitive e a continuare le loro operazioni. Se la crescita economica indica stabilità lo stesso non può dirsi del commercio, influenzato da diversi fattori oltre l’inflazione.
La principale sfida attuale
Come si legge in un recentemente articolo di Cpo Strategy, le pressioni interne ed esterne minacciano di spingere molti team di procurement verso un modello più reattivo per rispondere all’instabilità. Uno dei principali fattori a minacciare i team di supply chain e procurement sono i costi di trasporto. Come riportato da Freightos Data il prezzo delle spedizioni tra l’Asia e la costa occidentale degli Stati Uniti è aumentato del 94% su base annua. Nel complesso, a metà gennaio 2024, i costi per il trasporto marittimo – il principale metodo di scambio utilizzato per il commercio internazionale – sono aumentati del 59% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Trasportare un container da Shanghai a Genova costa oltre 2,5 volte in più, mentre anche rotte non direttamente coinvolte dalla crisi hanno visto i costi aumentare del 60%. Ormai è noto quanto le condizioni del Canale di Panama e la guerra in Medio Oriente stiano cambiando il contesto geopolitico e geoeconomico, mentre sono previste ulteriori trasformazioni man mano che le relazioni economiche internazionali mutano in senso maggiormente protezionista. Un passaggio da un mondo oeconomicus a uno geopolitics-driven.
Le riposte attraverso partnership efficaci
Questo tipo di incertezza globale e le diverse strategie adottabili dalle organizzazioni chiamano in causa la gestione dei fornitori, un elemento fondamentale di qualsiasi funzione di approvvigionamento. Per una corretta gestione si rende sempre più necessario creare un ponte tra le esigenze dell’azienda e le capacità del fornitore. Allo stesso tempo, una strategia e delle operazioni efficaci aiutano i Cpo a raggiungere gli obiettivi di riduzione della spesa e gli obiettivi strategici.
Con una raccolta dati puntuale ed efficiente, supportata dalla tecnologia, le informazioni dei fornitori possono essere utilizzate per prevedere la puntualità, identificare i problemi ricorrenti nei tempi di consegna e ridurre i costi. Ma i dati, quanto affidabili, possono essere utilizzati per confrontare le prestazioni dei fornitori e incentivare il miglioramento. Il monitoraggio dei successi e dei fallimenti può esporre non solo quando i fornitori non soddisfano le aspettative, ma anche quando le superano.
Sperimentare per trovare l’equilibrio
In conclusione, l’approvvigionamento materiale delle merci, ovvero il trasporto, svolge un ruolo cruciale nella gestione di successo delle catene di approvvigionamento e nell’efficienza operativa complessiva delle imprese.
Oscillando tra justi-in-time e just-in-case le aziende devono anche potenziare la pratica di cercare alternative da luoghi diversi e magari eseguire piccoli esperimenti per adattarsi al cambiamento e garantire così consegne tempestive, con la riduzione al minimo delle interruzioni, un’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse e dei costi contenuti che non dipendano eccessivamente dalle oscillazioni.