Nell’era in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, Gartner ha identificato le principali innovazioni e i trend che aiuteranno le organizzazioni a costruirsi e proteggersi generando valore. Spazio alle Ai generative in azienda, ma non solo.

Le sfumature dell’intelligenza artificiale

In questa lista che comprende dieci trend innovativi le intelligenze artificiali si prendono quasi tutta la scena. Intanto con quello che Gartner chiama TRiSM, ovvero trust risk e security management. Entro il 2026, le aziende che applicheranno questo framework concettuale alle applicazioni di intelligenza artificiale aumenteranno l’accuratezza del loro processo decisionale eliminando l’80% delle informazioni errate e illegittime. Nella lista l’AI la ritroviamo anche al quinto posto con l’intelligenza artificiale generativa e l’apprendimento automatico (machine learning) che aiuterà gli ingegneri a creare, testare e distribuire applicazioni e software innovativi.

Gartner affronta anche il tema sempre più pressante della democratizzazione delle AI generative. La capacità di creare nuovi contenuti (immagini, discorsi, testi e altro) e la loro ampia disponibilità potranno democratizzare l’accesso alle informazioni e alle competenze, rendendolo uno dei trend più dirompenti di questo decennio, a patto che ci siano efficaci regolamentazioni. Oltre l’80% delle aziende avrà utilizzato API di AI generative o implementato applicazioni abilitate negli ambienti di produzione. Inoltre, sempre entro due anni il 30% delle nuove applicazioni utilizzerà l’intelligenza artificiale per promuovere interfacce utente adattive personalizzate.

Gestione continua dell’esposizione alle minacce

Questo tipo di innovazioni determinano anche un approccio pragmatico e sistemico per adeguare continuamente le priorità di ottimizzazione della sicurezza informatica. Gartner prevede anche un aumento delle priorità degli investimenti in sicurezza che ridurrà di due terzi delle violazioni. Approcci che attraverso una gestione continua dell’esposizione alle minacce alla sicurezza allinea i cicli di valutazione dell’esposizione a specifici progetti aziendali o vettori di minacce critiche.

L’esposizione e le priorità di correzione dell’azienda con un approccio di questo tipo vengono convalidate valutando il punto di vista dell’aggressore e testando l’efficacia dei controlli di sicurezza. I risultati attesi dalla risposta tattica e tecnica vengono spostati su ottimizzazioni di sicurezza basate sull’evidenza, supportate da una migliore collaborazione tra i team aziendali.

I trend delle tecnologie sostenibili

Sul tema della sostenibilità assumono importanza ovviamente le tre aree Esg. Secondo Gartner Le tecnologie ambientali agiranno in prevenzione, mitigazione e adattamento dei rischi nel mondo naturale, quelle sociali miglioreranno i risultati in materia di diritti umani, benessere e prosperità e quelle di governance rafforzano la condotta aziendale, la supervisione e lo sviluppo delle capacità.

Le tecnologie sostenibili in generale forniscono le informazioni necessarie per migliorare le prestazioni complessive, generando valore. Entro il 2027, il 25% dei CIO avrà una retribuzione sempre più legata al proprio impatto sulla tecnologia sostenibile.

Ingegneria delle piattaforme e industria cloud

Tra i principali trend si prevede anche la creazione e gestione di piattaforme interne self-service. Con ogni piattaforma creata e gestita da un team di prodotto dedicato, progettato per supportare le esigenze dei suoi utenti interfacciandosi con strumenti e processi. Aumenterà inoltre l’importanza dell’industria cloud, dei settori di servizi SaaS, PaaS e IaaS sottostanti in un’intera offerta di prodotti con funzionalità componibili. Entro il 2027, oltre il 50% delle aziende utilizzerà piattaforme cloud di settore per accelerare le proprie iniziative di business, rispetto a meno del 15% che ne fanno uso nel 2023.

Forza lavoro interconnessa o meccanizzata

Infine, Gartner pone l’accento anche al fattore umano dove al centro vediamo le strategie per ottimizzare il valore fornito dal personale, stabilendo un tessuto connettivo che ottimizza l’uso della tecnologia, l’analisi della forza lavoro e l’aumento delle competenze. La chiave saranno nuove competenze (digitali) necessarie per il lavoro, con l’opportunità di sfruttare anche i progressi nell’automazione che richiedono alla forza lavoro di essere sempre più in grado di gestire problemi complessi. Un’automazione che passa anche attraverso i prodotti di simulazione dei clienti. Infatti, conclude Gartner, entro il 2028 esisteranno 15 miliardi di prodotti con il potenziale di comportarsi come clienti, acquistando e vendendo, ed entro il 2030 avranno un impatto su migliaia di miliardi di dollari di acquisti.