Bob Murphy, CPO di Ibm, riporta un articolo di Supply Management, ha raccontato al Procurious Big Ideas Summit a Londra come la sua azienda utilizza Watson per migliorare i processi di Procurement.

Watson è il sistema di intelligenza artificiale di Ibm, progettato per pensare come un umano e processare enormi quantità di dati, famoso per aver sconfitto avversari in carne ed ossa nel quiz statunitense Jeopardy, nel 2011.

L’azienda, ha spiegato, ha realizzato una mappa dei processi di procurement utilizzati, per capire come sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale per assistere nelle decisioni le persone che si occupano di acquisti. L’elemento chiave sono i dati: richieste degli stakeholders, dati degli ordini di acquisto, dati delle fatture.

Murphy lavora in Ibm da quarant’anni, ed è CPO da quattro. Ibm gestisce il procurement per se stessa e per altre 50 aziende circa, e il suo team gestisce più di 300 miliardi di dollari in totale.

Tra i sistemi che Ibm ha realizzato insieme a Watson c’è Supplier IQ, che attraverso una app per smartphone permette ai buyer di ottenere informazioni specifiche sui fornitori. Per esempio, possono sapere l’entità della spesa con Ibm, cosa comprano per Ibm, collocarsi rispetto al mercato e persino conoscere il sentiment del mercato nei confronti dell’azienda in base ai social media. Questo strumento, oltre che dal procurement, viene utilizzato anche dagli stakeholder.

Ibm sta usando in modo pervasivo anche l’intelligenza artificiale cognitiva tramite Watson Contract Analyser. Questo strumento può analizzare i contratti esaminando sia contratti digitali che scansioni di contratti cartacei, esaminando centinaia di milioni di pagine al secondo, e trovare, per esempio, una clausola valutaria in un contratto.

L’intelligenza artificiale viene usata anche per valutare i contratti, classificandoli per il risk management secondo parametri significativi. Questa classifica può essere poi usata per evidenziare ai fornitori le aree dove c’è l’opportunità di termini contrattuali più stretti.

Watson è utilizzato anche nella gestione del rischio, per esempio in preparazione dell’imminente introduzione del regolamento GDPR. Secondo Murphy, si guarda sempre più al procurement per la gestione del crescente rischio legato alle norme, ai controlli e ai requisiti. In questo modo, Watson può essere il mezzo per potenziare le capacità umane, indispensabili ma soggette a inevitabili limiti.