Una recente ricerca di Comarch “Come migliorare qualità e condivisione dei dati di prodotto nella supply chain?” analizza l’importanza della qualità dei dati, le criticità di produttori e retailer e prova a trovare una soluzione alle sfide da affrontare. L’accuratezza e la specificità di dati è un must quando si vuole lanciare un nuovo prodotto. Se in passato bastava il nome del prodotto e il numero GTIN, nel tempo si aggiungono peso e dimensione. E oggi? Nella descrizione compare anche la categoria del prodotto, dettagli di imballaggio ed etichettatura, informazioni su conservazione, consumo e sostanze pericolose. Questo perché il cliente è sempre più attento e consapevole di ciò che acquista e la rete di distribuzione deve garantire una sincronizzazione dei dati di prodotto e allineamento delle anagrafiche.

Dati di prodotto come fattore di costo

Consegne sbagliate, perché? L’errore spesso è associato al GTIN o codice prodotto non corretto oppure a una descrizione non specifica. Questo comporta non solo un cliente insoddisfatto ma anche problemi di vendite e di fatturato. Uno scatolone ha un peso inferiore rispetto ad un pallet e una piccola svista circa la dimensione del carico può portare a una serie di rallentamenti, anche nei pagamenti. La qualità dei dati di prodotto, come si evince, è uno dei maggiori fattori di costo nella supply chain. Quali sono dunque le conseguenze di una bassa qualità dei dati? Secondo la ricerca si assisterebbe ad un aumento del 25% del costo del lavoro e una perdita nelle vendite di circa l’8%. La correttezza dei dati è una parte preponderante del successo di un’azienda proprio perché il cliente mediamente non riacquista dove ha già ricevuto  un servizio scadente. Il compito del produttore è garantire qualità nei dati.

Come avere dati di prodotto eccellenti

1. Fornire accesso a informazioni complete e coerenti richieste dai clienti finali

Questo significherebbe sincronizzare i dati all’interno di tutti gli attori della supply chain: un’azione pressoché impossibile. Il motivo principale è dato dalla quantità di attributi possibili da assegnare al prodotto e ai sistemi di gestioni usati dalle aziende. Trasferire informazioni da una parte all’altra del mondo è difficile da controllare ma proprio il controllo è la chiave per vantaggio competitivo e risultati migliori. Un questione che può essere risolta con le moderne tecnologie come sistemi EDI e MDM.

2. Convincere tutti i partner a standardizzare processi e strumenti per lo scambio di dati

Il cambiamento fa sempre paura e l’idea di migrare da un sistema ad un altro si ritiene possa disperdere dati o essere dispendioso. Ma se l’obiettivo è quello di un efficientamento dei processi aziendali, questa potrebbe essere la soluzione. Fondamentale sarà accordarsi a monte con i propri partner sulla serie completa degli attributi necessari immediatamente a quali invece per le fasi successive. Gli step successivi sono:- specificare che il fornitore ha la responsabilità di mantenere le informazioni anagrafiche di prodotto disponibili e aggiornate  – determinare il processo di approvazione per il rilascio degli aggiornamenti dei dati di prodotto per l’intera catena di approvvigionamento.

3. Avere un reparto dedicato alla gestione strategica dei dati di prodotto

La maggior parte delle aziende non possiede un reparto “dati di prodotto”. La responsabilità ricade sui rappresentanti di vendita che sono l’unico contatto tra i numerosi reparti come  produzione, logistica e marketing. La raccolta dei dati di prodotto non dovrebbe però essere compito del rappresentante di vendita che al contrario deve creare nuovi contatti commerciali e per l’appunto vendere. La soluzione è un sistema di gestione delle informazioni di prodotto e un team dedicato che possa ricavarne il massimo potenziale.

5 suggerimenti per superare queste sfide

  1. I progetti di pulizia e manutenzione dei dati sui prodottidevono essere svolti sotto controllo del top managemente con un adeguato supporto organizzativo. A causadell’impegno di vari reparti, devono essere definiti i ruoli ele responsabilità, nonché KPI.
  2. Per alcuni fornitori, potrebbe rivelarsi troppo complicatooperare all’interno della Rete GDSN. Di conseguenza, alcunirivenditori dovrebbero pensare a una soluzione MDM ingrado di garantire sia il flusso dati tramite GDSN e tramiteuna modalità semplificata che assicuri uno scambio di daticon tutti i fornitori.
  3. Una soluzione di gestione dei dati di prodotto modernadovrebbe fornire caratteristiche che garantiscono l’interagestione del ciclo di vita del prodotto. Deve collaborarecon i sistemi di domanda e pianificazione, nonché con glistrumenti con i quali i rivenditori lanciano promozioni.
  4. Grazie all’integrazione del sistema EDI con un sistemadi gestione dei dati di prodotto, la società può avere lacertezza che la qualità dei dati raccolti e l’ottimizzazionedei processi della Supply Chain verranno notevolmentemigliorati. L’opzione migliore è scegliere un fornitore chesia in grado di garantire entrambe le soluzioni e abbia lecapacità per integrarsi con l’ambiente informatico.
  5. Il collegamento dei partner alla piattaforma è uno deipassaggi cruciali e richiede il supporto di un fornitore espertonel processo di onboarding tramite strumenti automatizzatie procedure verificate.