Il World Economic Forum ha stimato che, mantenendo l’attuale ritmo di progresso, ci vorranno 134 anni per raggiungere la piena parità di genere, un obiettivo proiettato al 2158. Questo dato non è solo un problema sociale, ma anche un ostacolo all’innovazione nelle imprese. Per rendere il settore della supply chain e del procurement più efficiente, competitivo e sostenibile, l’inclusione e la valorizzazione dei talenti femminili sono essenziali.

L’Innovazione parte dalla cultura aziendale

Quando si parla di innovazione, spesso si pensa a tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la blockchain. Tuttavia, l’innovazione più efficace è quella che trasforma la cultura aziendale, creando ambienti di lavoro equi e inclusivi. Secondo un rapporto di McKinsey, le aziende con un’elevata diversità di genere nei team esecutivi hanno il 21% in più di probabilità di ottenere profitti superiori alla media del settore. Un contesto inclusivo favorisce una maggiore creatività e la capacità di affrontare le sfide con un approccio innovativo.

Sfide e opportunità per le donne nella supply chain

Il settore della supply chain sta subendo una trasformazione senza precedenti, spinta da megatrend come la digitalizzazione, la sostenibilità e la resilienza delle catene di approvvigionamento. Tuttavia, i dati dimostrano che le donne continuano a incontrare ostacoli significativi nel loro percorso di carriera:

  • 74% delle donne nel procurement ha sperimentato avversità basate sul genere.
  • 26% si sente ignorata o ha difficoltà a ottenere spazio nelle riunioni.
  • Solo il 15% delle donne raggiunge posizioni di C-suite nel settore della supply chain.

Queste statistiche evidenziano un problema strutturale che non può essere risolto solo con politiche di facciata. Occorre un cambiamento profondo che integri innovazione tecnologica e innovazione organizzativa.

Leve di innovazione per la parità di genere

Le aziende possono adottare diverse strategie innovative per colmare il divario di genere e migliorare le prestazioni complessive:

  1. Tecnologie per la trasparenza salariale
    • L’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare e correggere i divari retributivi sta diventando una pratica diffusa nelle aziende più all’avanguardia. Strumenti basati su dati possono identificare discrepanze salariali e suggerire adeguamenti in modo oggettivo.
  2. Formazione e upskilling con il supporto della digitalizzazione
    • L’accesso a piattaforme di e-learning e l’adozione di tecnologie di formazione immersiva (come la realtà virtuale) possono ridurre il divario di competenze e offrire alle donne opportunità di crescita in ambiti come la gestione avanzata della supply chain e la data analysis.
  3. AI e automazione per eliminare i bias nei processi di selezione
    • L’intelligenza artificiale può contribuire a ridurre i pregiudizi nei processi di selezione, analizzando i CV in modo imparziale e garantendo pari opportunità a candidati di diverse estrazioni.
  4. Smart working e flessibilità come strumenti di retention
    • L’adozione di modelli di lavoro ibridi e flessibili, supportati da strumenti digitali avanzati, consente alle donne di conciliare meglio vita lavorativa e personale senza compromettere le opportunità di carriera.
  5. Mentorship e sponsorship digitali
    • Creare piattaforme online per il networking e la mentorship è essenziale per supportare le donne nella crescita professionale. Programmi di sponsorship possono garantire che il talento femminile venga riconosciuto e valorizzato ai livelli decisionali.

Innovare significa cambiare il modello di leadership

L’innovazione nel procurement e nella supply chain non è solo una questione tecnologica, ma riguarda la capacità di ripensare modelli organizzativi e culturali.

  • Investire nelle donne significa rendere il settore più competitivo.
  • Creare un ambiente equo favorisce il problem-solving e la capacità di innovare.
  • La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale possono eliminare i bias strutturali, rendendo i processi decisionali più trasparenti.

Ora è il momento di agire. L’innovazione non aspetta, e il futuro della supply chain dipende dalla nostra capacità di renderla più equa, inclusiva ed efficiente.