Un’indagine condotta da Cardinal Health, azienda di prodotti e servizi per la sanità, dimostra che la supply chain a stelle e strisce delle sale operatorie ha bisogno di miglioramenti.

La survey è stata condotta online dal 2 al 15 novembre 2017 e si basa su 305 risposte di membri di organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti, diverse in dimensioni, specializzazioni e aree di esercizio. I campioni sono stati estratti dall’Online Respondent Panel of Health Care Providers di Sermo, social network per i medici, e sono divisi in medici di prima linea (128), responsabili della supply chain delle sale operatorie (100), e amministratori ospedalieri.

Il 73% dei medici che hanno risposto all’indagine ha dichiarato di aver assistito o di aver sentito almeno una volta che un chirurgo non avesse i prodotti necessari nel corso di una determinata procedura clinica. Ancor più grave, il 27% di tutti gli intervistati ha visto o ha avuto notizia di un prodotto scaduto o ritirato dal mercato somministrato a un paziente, e il 23% è a conoscenza diretta o indiretta di un paziente che ha subito delle conseguenze per mancanza del materiale necessario al momento opportuno.

A causa di carenze nella fornitura di materiali sanitari, il 57% degli intervistati ha dichiarato che la propria struttura ospedaliera ha dovuto chiederne in prestito da altri ospedali, il 69% che è stato necessario rinviare un intervento, il 40% che la struttura ha dovuto cancellare un’operazione.

Il 64% degli intervistati considera un problema lo spreco o l’utilizzo eccessivo delle forniture delle sale operatorie, così come l’aumento della documentazione richiesta.

Il monitoraggio dei rifornimenti viene visto come difficoltoso o come un male necessario, soprattutto perché in molti casi le procedure prevedono passaggi manuali, cosa di cui si lamenta il 51% degli intervistati. L’83% di loro afferma che la propria organizzazione si serve anche di soluzioni manuali di conteggio nella gestione dell’inventario.

Le esigenze della sala operatoria sono viste come specifiche rispetto alle altre necessità di rifornimento dell’ospedale. Il 45% degli intervistati ha affermato che la sala operatoria ha un sistema di inventory management autonomo rispetto a quello generale della struttura ospedaliera, solo nel 19% dei casi completamente automatizzato. Il 92% dei medici si trova fortemente o in parte d’accordo sulla necessità, per la sala operatoria, di avere un sistema di inventory management specifico.

«Le difficoltà finanziarie sono una realtà nei sistemi ospedalieri, e la sala operatoria è una delle aree che pesa di più in termini economici», ha dichiarato John Roy, Vice presidente e General manager di Cardinal Health Inventory Management Solutions. «Fortunatamente, c’è una soluzione per garantire la sicurezza dei pazienti e ridurre le cancellazioni delle operazioni chirurgiche, ed è migliorare la gestione della supply chain».