Attraverso servizi su smartphone si possono generare risparmi e aumentare i controlli
Le app sono un ottimo strumento per la gestione della flotta, poiché possono aiutare a monitorare e proteggere i lavoratori che viaggiano. Jacki Buist analizza su Supply Management le possibilità di saving. Ci sono app utilizzabili sullo smartphone che registrano i chilometri, altre che controllano i guasti, eseguono check sulle condizioni dei veicoli prima e dopo l’uso, aiutano gli automobilisti a trovare l’autofficina o il benzinaio più vicino, li guidano nella procedura da seguire in caso di incidente o se si buca una gomma. E ce ne sono che forniscono audit trail (registrazioni di una sequenza di operazioni) per verificare che i conducenti eseguano i controlli tecnici.
Secondo Caroline Sandall, direttrice dell’azienda Ese Consulting, queste app possono far ottenere risparmi tangibili, e tagliare sul lavoro d’ufficio. Questi strumenti stanno davvero cambiando il settore, concorda Paul Hollick, managing director di The Miles Consultancy (Tmc). «Rendono i dipendenti più efficaci ed efficienti quando lavorano sul campo, e aumentano la conformità e il controllo». Anche se le app garantiscono un livello di monitoraggio delle flotte che sembrerebbe non giustificare il costo dell’installazione di telematica nei motori dei veicoli, in realtà i due strumenti si concentrano su cose diverse. «La scatola nera informa di quello che sta facendo il veicolo, ma non avvisa se c’è un graffio sulla fiancata e non lo documenta con delle foto. C’è una leggera sovrapposizione, ma c’è comunque bisogno di entrambi i sistemi», afferma Sandall.
Sandall è convinta che la funzionalità in grado di generare i maggiori saving sia il tracciamento chilometrico. Semplicemente usando una app per smartphone con un Gps per tracciare accuratamente il chilometraggio, si può ottenere oltre il 10% di risparmi, calcola. Questo non perché gli autisti fino ad ora abbiano imbrogliato, aggiunge. «Può essere davvero difficile tenere traccia dei chilometri percorsi, perciò spesso fanno ciò che è più comodo». Se non hanno preso nota dei chilometri alla partenza e all’arrivo, potrebbero controllare il percorso su un contachilometri online, mentre altri potrebbero semplicemente tirare a indovinare arrotondando di cinque chilometri qua e là. «L’esattezza, da sola, è in grado di generare risparmi».
Queste app forniscono anche audit trail automatici e semplificano il rimborso spese fotografando le ricevute del carburante. Basta lanciare l’app all’inizio del viaggio, selezionare l’opzione viaggio privato o di lavoro, e quando viene chiusa all’arrivo registra i dati, che vengono automaticamente registrati tra le spese. «L’idea è quella di essere in grado di fare la richiesta di rimborso spese digitando solo un paio di cifre», afferma Hollick.
Un’altra attività ricorrente che può essere semplificata da un’app per smartphone è la convalida delle condizioni del veicolo prima e dopo il viaggio; le fotocamere sono particolarmente utili nel registrare le condizioni della carrozzeria di auto in leasing o a noleggio.
Le app possono offrire assistenza anche in caso di incidente, aumentando l’accuratezza nel riportare i danni, velocizzando i risarcimenti assicurativi e aiutando a prevenire frodi. Inoltre, le app possono mettere in collegamento gli autisti con i servizi disponibili nelle vicinanze, per esempio indicando dove poter cambiare una ruota o chiamare per l’assistenza stradale.
Quali sono, quindi, i passi da fare? «Partite dalla vostra catena di fornitura attuale e parlate di quello che potrebbero già offrirvi nel settore delle app. Andate dai vostri fornitori e chiedete cosa hanno a disposizione», consiglia Hollick.
Quello che una volta era pagato come extra sta ora diventando un servizio standard per le aziende che gestiscono le flotte, afferma. «Circa cinque anni fa facevamo pagare per le nostre app. Ora sono benefit per tutti. Tutti stanno transitando da sistemi basati sulla carta a sistemi completamente online. Le app sono di grande aiuto in questo».
Anche le società di leasing offrono app, afferma Sandall. «Non ci sono molte flotte che possiedono e gestiscono tutto internamente. E la maggior parte delle società di noleggio offrono alcuni servizi in termini di app, anche se non lo hanno riferito al cliente», aggiunge.
Le compagnie assicurative mettono a disposizione app sempre più sofisticate, specialmente nel monitorare il comportamento degli autisti, per ridurre gli incidenti o per semplificare i verbali, aiutando in questo modo il processo di richiesta di risarcimento.
Mentre questi servizi sono attualmente forniti attraverso cellulari, presto verranno realizzati tramite le smart car, afferma Hollick. Molte delle funzionalità tecnologiche smart sono già nelle auto ma non attivate. «Tutti stanno esaminando i problemi di privacy e cyber security, ma in tre o quattro anni l’auto connessa lascerà il suo segno», afferma.