Oggi più che mai la gestione efficiente della supply chain contribuisce attivamente al cambiamento ambientale, grazie al suo impatto globale e alla vasta rete interconnessa.

L’approvvigionamento sostenibile per il futuro del nostro pianeta è diventata una prerogativa essenziale per tutti i settori dell’industria che riconoscono come gli effetti delle loro attività influiscano sulla salute dell’ecosistema, sul cambiamento climatico, o sui livelli ridotti di risorse naturali.

Una catena di fornitura sostenibile è in grado di bilanciare con successo gli impatti ambientali, economici e sociali l’uno con l’altro. Queste aree, infatti, influiscono a 360 gradi sull’impatto delle pratiche di lavoro etiche, sui diritti umani, sull’efficienza delle risorse e sulla gestione dei rifiuti.

Secondo l’accordo di Parigi, le parti interessate delle catene di approvvigionamento globali devono ridurre le proprie emissioni di gas serra di oltre il 50% nei prossimi otto anni ed eliminarle del tutto entro il 2030.

A parte gli ovvi benefici ambientali, affrontare i problemi di sostenibilità è estremamente vantaggioso anche dal punto di vista commerciale, dal momento che fino all’85% dei consumatori è più propenso di acquistare da produttori attenti all’etica e all’ambiente.

Inoltre, le aziende che integrano in modo proattivo la sostenibilità nelle loro funzioni aziendali sono destinate a beneficiare del calo dei costi riducendo al minimo sia la vulnerabilità che il rischio.

 

Procurious propone una serie di soluzioni per garantire acquisti etici e sostenibili:

  1. Stampa 3D/produzione additiva

Nonostante sia stata sviluppata per la prima volta negli anni ’80, la stampa 3D è ancora relativamente nuova per l’industria. Essa consente alle aziende di creare e produrre nuovi stock ogni qual volta sia necessario e ha il potenziale per ridurre i livelli di C02 emessi dalla produzione industriale fino al 5% entro il 2025.

Ulteriori vantaggi includono la possibilità di riciclare i rifiuti di altri prodotti e ridurre drasticamente sia i tempi di trasporto che le emissioni.

Tuttavia, ci sono ancora alcune riserve sull’impatto ambientale della stampa 3D. Queste sono dovute principalmente alla produzione di particelle ultra fini e al fatto che i prodotti risultanti spesso non sono riciclabili. Preoccupazioni che verranno sicuramente mitigate nei prossimi anni con lo sviluppo della ricerca.

 

  1. Blockchain

La tecnologia blockchain consente alle aziende di registrare ogni passaggio anche delle catene più complesse utilizzando dati crittografati che non possono essere cancellati o modificati in modo indipendente. Ciò porta a molta più trasparenza e responsabilità lungo tutta la supply chain, garantendo che vengano seguite pratiche sostenibili in ogni fase.

 

  1. Apprendimento automatico e intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico hanno un impatto su tutte le aree della vita quotidiana e anche la catena di fornitura non è esclusa dai loro benefici.

L’automazione propria di queste tecnologie ha facilitato la pianificazione, la previsione della domanda, la sincro modalità, la manutenzione predittiva e la spedizione collaborativa attraverso l’uso di analisi numeriche e analisi di scenario.

Queste stesse funzioni potrebbero essere utilizzate per ridurre i costi operativi, diminuire i livelli di errore e ottimizzare l’intera catena. Tutto ciò si tradurrebbe in un processo di approvvigionamento più efficiente e più ecologico.

 

  1. Robotica e automazione

Durante la pandemia la robotica e l’automazione all’interno della catena di approvvigionamento sono stati alcuni degli strumenti chiave utilizzati per mitigare problemi legati alle spedizioni, alla capacità del magazzino e alla logistica.

Droni, robot di consegna, robot di disinfezione e sistemi di gestione automatizzata dell’inventario hanno contribuito a garantire la continuità della catena di approvvigionamento.

L’automazione è in grado di svolgere un ruolo chiave nell’assicurare la sostenibilità poiché fornisce un’alternativa accurata ed efficiente agli operatori umani.

 

  1. Plastiche intelligenti

I rifiuti di plastica sono in cima alle preoccupazioni dei consumatori.

L’industria degli imballaggi sta intensificando i propri sforzi sviluppando alternative sostenibili ai composti a base di petrolio, adottando ad esempio composti a base di latte, canna da zucchero, amido e legno.

Oltre alla ricerca su potenziali nuove plastiche, si sta lavorando per garantire che gli imballaggi siano progettati in modo molto più rispettoso dell’ambiente.

Gli innovatori stanno anche sfruttando la potenza delle nanotecnologie per ottimizzare l’efficienza degli imballaggi. L’uso della nanotecnologia altera la plastica a livello molecolare, ciò comporta un cambiamento del colore delle confezioni degli alimenti quando il loro contenuto inizia ad andare a male.

In questo modo, riducendo notevolmente gli sprechi si contribuisce attivamente ad imprimere una più ampia spinta alla sostenibilità.