Il panorama del procurement sta vivendo una trasformazione senza precedenti. Tra interruzioni globali, aumento dei costi e un rapido progresso tecnologico, le organizzazioni devono reinventare le proprie strategie. Per i leader del procurement, questo significa superare la semplice ottimizzazione dei costi, integrando sostenibilità, collaborazione e innovazione nei loro approcci.
Procurement: da funzione operativa a partner strategico
Il procurement non è più una funzione limitata al controllo delle spese. Oggi, è riconosciuto come un partner strategico essenziale. Secondo uno studio di Procurious e Ivalua, il 77% dei leader del settore prevede che i propri team si concentreranno maggiormente su decisioni strategiche e sulla generazione di valore per l’organizzazione.
La riduzione dei costi resta importante, ma è evidente un cambiamento di priorità. Il 54% dei leader del procurement ritiene che la sostenibilità e l’approvvigionamento etico diventeranno aspetti centrali del proprio lavoro, in linea con la crescente rilevanza delle politiche ESG. Questa evoluzione posiziona il procurement come un attore chiave nell’equilibrio tra risultati finanziari e obiettivi aziendali più ampi.
Anche la collaborazione sta assumendo un ruolo cruciale. All’interno delle organizzazioni, i team di procurement lavorano sempre più a stretto contatto con altri dipartimenti per allineare le strategie aziendali. Esternamente, sviluppano partnership solide con i fornitori, perseguendo obiettivi comuni come l’innovazione, la resilienza e la sostenibilità.
Le sfide di un ecosistema instabile
I leader del procurement si trovano ad affrontare sfide complesse: dall’inflazione alle carenze di talenti, dalle interruzioni della supply chain fino all’adeguamento a normative di sostenibilità in continua evoluzione. Secondo il 75% dei leader del settore, l’inflazione è la principale preoccupazione, mentre il 63% identifica nella conformità alle nuove normative ambientali una delle sfide più pressanti.
Questi ostacoli richiedono un cambio di mentalità: non bastano soluzioni reattive, ma è necessario un ripensamento strategico. Nonostante il 74% dei leader abbia già implementato cambiamenti significativi, il 68% riconosce che i propri team devono migliorare la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Questo mette in evidenza la necessità di maggiore flessibilità per mantenere la competitività.
Intelligenza Artificiale Generativa: la Rivoluzione del procurement
L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta rivoluzionando il procurement, automatizzando processi ripetitivi e fornendo analisi basate sui dati per decisioni più strategiche. Attualmente, il 45% dei team di procurement utilizza GenAI per attività come l’analisi delle spese, la selezione dei fornitori e la gestione dei contratti.
Grazie a GenAI, è possibile identificare modelli di spesa, monitorare le performance dei fornitori e prevedere la domanda con una precisione inedita. Ma il vero valore di questa tecnologia risiede nella sua capacità di potenziare il processo decisionale: analizzando grandi quantità di dati in tempo reale, GenAI permette ai leader di adottare approcci proattivi e informati.
Tuttavia, l’adozione di GenAI non è priva di sfide. Permangono dubbi sull’accuratezza dei dati, sulle politiche interne e sulla scarsa conoscenza della tecnologia, ostacolando una diffusione su larga scala.
Verso un procurement agilmente innovativo
Il procurement sta vivendo un momento cruciale. Per affrontare le sfide attuali e prepararsi al futuro, i leader devono abbracciare il cambiamento, adottando tecnologie come GenAI, promuovendo la collaborazione interna ed esterna e mettendo la sostenibilità al centro delle proprie strategie.
Non si tratta solo di adattarsi, ma di guidare l’innovazione. Con un approccio agile e focalizzato sull’innovazione, i team di procurement possono generare valore che va oltre il semplice risparmio economico, includendo resilienza, sostenibilità e impatto strategico.