Le catene di approvvigionamento globali stanno vivendo una trasformazione profonda, guidata da interruzioni senza precedenti che spingono i produttori a rivedere le loro strategie di approvvigionamento. Secondo un rapporto del World Economic Forum, due terzi dei produttori stanno adottando un approccio denominato “Power of Two”, che prevede di diversificare la spesa in due regioni distinte per mitigare i rischi. Un passo cruciale verso una maggiore resilienza e sostenibilità delle supply chain, essenziali per affrontare le sfide future del commercio internazionale.

L’indagine condotta su 300 organizzazioni in collaborazione con Kearney ha evidenziato che oltre il 90% delle aziende sta rafforzando il focus sulla regionalizzazione. Questa tendenza mira a rendere le catene di fornitura più resilienti e meno vulnerabili a shock geopolitici o logistici.

Fattori di prontezza industriale

Il rapporto ha individuato sette fattori chiave che determinano la prontezza industriale dei paesi nel gestire le sfide future del settore manifatturiero:

  1. Infrastrutture: Disponibilità di reti di trasporto efficienti e infrastrutture digitali.
  2. Energia e Risorse: Accesso a risorse sostenibili ed energie rinnovabili.
  3. Tecnologia: Investimenti in ricerca, sviluppo e automazione.
  4. Manodopera e Competenze: Disponibilità di una forza lavoro qualificata.
  5. Politiche Fiscali e Regolamentari: Un quadro normativo stabile e incentivante.
  6. Scenario Geopolitico: Stabilità politica e relazioni commerciali solide.
  7. Governance Ambientale, Sociale e Aziendale (ESG): Impegno verso pratiche sostenibili e socialmente responsabili.

 

Archetipi economici globali

Il rapporto distingue quattro archetipi economici basati sul contributo della manifattura al PIL e sul reddito pro capite:

  • Adattatori: Basso contributo manifatturiero e reddito sotto la media globale (es. Brasile, India).
  • Connettori: Forte contributo manifatturiero e reddito sotto la media globale (es. Bangladesh, Messico).
  • Convergenti: Basso contributo manifatturiero ma reddito sopra la media globale (es. Stati Uniti, Danimarca).
  • Scaler: Forte contributo manifatturiero e reddito sopra la media globale (es. Irlanda, Singapore).

Politiche industriali di successo e collaborazione Pubblico-Privato

Esempi di politiche industriali vincenti includono la Strategia Nazionale dei Semiconduttori della Malesia, che ha attirato miliardi di investimenti esteri e creato numerosi posti di lavoro qualificati. Gli Emirati Arabi Uniti, con il loro programma di Gestione della Domanda Energetica, hanno posto il settore industriale al centro della transizione energetica, implementando politiche di stimolo orientate all’efficienza energetica e alla sostenibilità. Un altro esempio emblematico è l’assegnazione di contratti EPC da parte degli Emirati per sviluppare un nuovo porto chimico e una catena di approvvigionamento a basse emissioni di carbonio, del valore di 2 miliardi di dollari. Inoltre, il rapporto sottolinea l’importanza di una collaborazione più profonda tra i settori pubblico e privato per implementare politiche industriali efficaci che rafforzano la posizione dei paesi come leader nel panorama manifatturiero globale.