Un rapporto di Wood MacKenzie ha affermato che ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e miglioramento dei prezzi hanno aumentato la popolarità degli accordi aziendali di acquisto di energia rinnovabile (PPA). Ciò ha portato le aziende dell’Asia e del Pacifico a contrarre sette gigawatt (GW) di energia rinnovabile nel 2022, con un aumento anno su anno dell’80%.

Prezzi e opportunità

Storicamente, la domanda di approvvigionamento rinnovabile è stata principalmente guidata da ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, sia da parte dei governi che delle aziende stesse. Tuttavia, il prezzo sta diventando una parte sempre più importante dell’equazione.

Mentre il costo dell’elettricità per il solare su scala industriale, il solare commerciale e l’eolico onshore sono diminuiti rispettivamente del 4,9%, 14,2% e 8,6% dal 2019, i prezzi del GNL sono diventati 2,4 volte più costosi nello stesso periodo. Nel frattempo, il prezzo del greggio era più che raddoppiato e il carbone era diventato quattro volte più costoso.

PPA e settore industriale

I PPA aziendali sono contratti diretti per l’acquisto di energia tra uno sviluppatore di energia rinnovabile e un consumatore aziendale, e consentono alle aziende di accedere a fonti affidabili di energia pulita. Finora l’energia solare ha rappresentato il 57% dei PPA aziendali in Asia Pacifico, ma l’eolico sta recuperando terreno e ha rappresentato il 44% dei nuovi contratti nella regione nella prima metà del 2022.

Le aziende più propense a utilizzare i PPA sono quelle che operano nei settori industriali, retail e tecnologico. I PPA del gigante taiwanese dei semiconduttori TSMC hanno rappresentato oltre il 10% della capacità in tutta la regione. Sebbene la capacità PPA aziendale rinnovabile dell’Asia Pacifico sia stata sette volte superiore nel 2021 rispetto al 2017, la regione rappresenta ancora solo il 15% del mercato globale dei PPA.

Situazione in Italia

Nonostante i tentativi del legislatore di agevolare la loro diffusione tramite una piattaforma PPA del Gestore dei Mercati Energetici (in fase di partenza), in Italia i PPA si stanno diffondendo lentamente.

La maggior parte sono corporate PPA. Tra i problemi, fino allo scorso anno si elencavano le procedure autorizzative lente ed enti pubblici contrari agli impianti, i prezzi bassi dell’elettricità, la mancanza di strumenti di hedging di lunga durata tramite strumenti finanziari o assicurazioni e in assenza dei quali resta solo la conclusione di PPA virtuali nonché la quasi impossibilità della Pubblica amministrazione di fornirsi di energia tramite PPA.

Poiché i prezzi del GNL, del carbone e del petrolio greggio dovrebbero rimanere elevati nei prossimi anni, i PPA saranno visti come un modo semplice ed economico per le aziende di accedere all’energia rinnovabile. L’ostacolo principale resta la mancanza di regolamentazione che consenta l’approvvigionamento su larga scala di energie rinnovabili in alcuni paesi.

Gli scogli da superare

Secondo una ricerca di Procurious, il procurement deve ancora affrontare molti vincoli mentre lo slancio per la sostenibilità della supply chain continua a crescere. Secondo la nostra ricerca, i principali ostacoli che le organizzazioni devono affrontare quando cercano di implementare e migliorare i programmi di sostenibilità della supply chain sono:

  •       Vincoli di bilancio – 53%
  •       Mancanza di competenze e processi – 42%
  •       Mancanza di tecnologie abilitanti – 41%
  •       Mancanza di urgenza di migliorare o cambiare – 41%
  •       Selezione dei fornitori dominata dai costi – 38%
  •       Buy-in e collaborazione dei fornitori – 28%
  •       Mancanza di supporto esecutivo – 27%