Sempre più spesso si basa sull’incremento delle vendite generato e non più sulla commissione
Quasi tre quarti delle grandi imprese hanno dichiarato che cambiare il modo in cui pagano le agenzie pubblicitarie potrebbe migliorare le relazioni. Lo afferma Andrew Allen su Supply Management, citando i dati di un’indagine della World Federation of Advertisers e dell’azienda di consulenza The Observatory International.
Secondo la survey, condotta su un campione di senior procurement manager che acquistano servizi di marketing a livello globale e regionale per un budget complessivo superiore a 84 miliardi di dollari, il 71% delle aziende è favorevole a questo cambiamento.
Il report Global Agency Remuneration 2018 rivela che l’81% degli intervistati si aspetta un «continuo spostamento verso modelli di retribuzione basati sulle performance, con un’attenzione ai risultati».
«Questo significherà il continuo declino dei pagamenti basati sulla quantità di lavoro fatto, così come i modelli di pagamento basati sulla commissione», afferma lo studio, dove viene citato un intervistato che è passato al «100% dei pagamenti basati sull’incremento delle vendite generato».
La percentuale di intervistati che usano modelli di pagamento basati sui risultati è cresciuta fino al 28%, rispetto al 20% del 2011, quando la Wfa aveva condotto una ricerca simile.
Un’azienda sul sette (15%) ha dichiarato di combinare attualmente pagamenti basati sulle performance con altri basati sulle ore lavorate. Un numero in crescita rispetto al 9% del 2011. Tuttavia, per otto intervistati su dieci meno del 20% del pagamento totale – in media – è legato alle performance.
Secondo il report, le agenzie sarebbero favorevoli al crescente riconoscimento del contributo al business dei propri clienti da loro apportato, a patto che questo modello sia equo e preveda di stabilire Kpi chiari, raggiungibili e misurabili.
L’87% degli intervistati sente di ricevere un reale ritorno economico da parte delle agenzie pubblicitarie, mentre nel 2011 era il 67%. Tuttavia, il 52% di loro crede che i prezzi delle agenzie non siano del tutto trasparenti. Anche ricevere sufficienti dettagli sul lavoro del marketing è visto come un problema dagli intervistati, dei quali solo il 31% afferma di ricevere un piano molto dettagliato da parte delle controparti del marketing.