Un’azienda insolvente viene acquisita. Che diritti hanno i fornitori nei confronti della nuova amministrazione? Possono chiedere il pagamento del credito accumulato con i precedenti proprietari? Possono interrompere la fornitura di merce?
Marc Trottier e Simon Clarke, del team restructuring and insolvency di Bryan Cave Leighton Paisner’s, analizzano un caso concreto su Supply Management.
Poco dopo essersi insediata, il 10 agosto 2018, l’amministrazione controllata di varie società del gruppo House of Fraser, una catena di centri commerciali inglese, ha venduto l’attività e gli asset al gruppo Sports Direct. Si tratta di una cessione “pre-pack”, che viene attuata subito dopo che l’azienda viene posta in amministrazione controllata per minimizzare le interruzioni delle attività operative.
Tuttavia, la procedura “pre-pack” non ha certamente minimizzato i danni ai fornitori: gli amministratori stimano che House of Fraser abbia un debito di 484 milioni di sterline nei loro confronti. Tra questi, c’è Xpo Logistics, il gestore dei magazzini di House of Fraser e il suo fornitore di servizi logistici, che ha un credito di 30,4 milioni di sterline.
Nel giro di una settimana dall’acquisizione, è divenuto chiaro che Sports Direct non avrebbe acconsentito al pagamento di questo debito arretrato. In risposta, Xpo ha smesso di evadere le consegne, obbligando House of Fraser a cancellare e rimborsare tutti gli ordini online. Inoltre, da allora Xpo ha dato inizio a licenziamenti collettivi dei suoi impiegati. L’impatto della supply chain sul settore retail ricorda quello avuto sul settore delle costruzioni dopo il fallimento di Carillion.
Quali sono, dal punto di vista legale, diritti e doveri del nuovo proprietario in relazione a queste insolvenze? La risposta è che le aziende del gruppo Sports Direct che ora possiedono e gestiscono House of Fraser molto probabilmente non hanno nessun obbligo legale nei confronti del debito di 484 milioni di sterline. Questo perché l’acquisizione è stata una vendita di attività insolventi, in cui i debiti sono lasciati indietro, invece che una vendita di quote solvibili, dove l’acquirente eredita tutte le obbligazioni passate.
Mentre Sports Direct ha comprato da House of Fraser IP, impianti, scorte e i diritti su tutti i contratti con i fornitori, non ha dichiaratamente acquisito, né acconsentito a pagare, alcun debito risalente a una data precedente l’acquisizione.
Tutti debiti nei confronti dei fornitori fino al 9 agosto 2018 incluso sono dunque lasciati indietro in quanto a carico delle società insolventi. Poiché devono usare i 90 milioni di sterline di ricavi per pagare per prima cosa le banche e gli investitori cui House of Fraser deve, in totale, 400 milioni di sterline, gli amministratori hanno confermato che l’importo massimo di rimborso del debito nei confronti dei fornitori sarà di 600 mila sterline. Questa cifra è riservata, nello specifico, ai creditori non assicurati, secondo quanto previsto dalla legge sulle insolvenze.
I fornitori riceveranno quindi solo una piccola parte della cifra dovuta. Possono in qualche modo far valere la propria posizione dal punto di vista legale? La risposta dipende dai termini contrattuali sottoscritti da ciascun fornitore con House of Fraser.
I fornitori dovrebbero rivedere tre punti chiave all’interno del proprio contratto:
- Se il fornitore ha una effettiva clausola di riserva di proprietà, che gli permette di trattenere la merce in magazzino finché non viene pagato, dandogli il potere di chiedere a Sports Direct di saldare il debito prima che la merce venga messa in vendita;
- Se il fornitore ha il diritto di consenso prima che venga fatta la cessione del loro contratto a Sports Direct, così che possa prevedere il pagamento dei debiti passati da parte di Sports Direct come condizione per la cessione (come il pagamento di un riscatto);
- Se si può fare ricorso ai fornitori come risultato della nomina degli amministratori o del mancato pagamento. Spesso questo significa la chiusura del contratto, ma potrebbe esserci la possibilità di interrompere la fornitura (come ha fatto Xpo) o di rimuovere la merce dai negozi (come i comunicati stampa suggeriscono che altri fornitori potrebbero fare), due strategie che possono essere usate come leva commerciale.
Un’analisi accurata di questi elementi contrattuali decisivi aiuterà i fornitori di House of Fraser – e altri alle prese con simili situazioni – a capire i propri diritti rispetto ai debiti in sospeso da parte di nuovi proprietari insolventi.