Nel contesto globale, la gestione dei rischi nella supply chain sta diventando una delle priorità fondamentali per le aziende di ogni settore. Il rapporto annuale di interos.ai, leader nell’intelligence dei rischi della supply chain basata sull’intelligenza artificiale, ha evidenziato le principali tendenze e i rischi che plasmeranno la gestione della supply chain nel 2025. Con sfide globali come l’instabilità geopolitica, le minacce informatiche, le interruzioni commerciali e il cambiamento climatico, le aziende devono evolversi da una gestione reattiva dei rischi a un approccio proattivo, utilizzando l’AI per garantire la resilienza e la continuità operativa.
La necessità di adottare un approccio proattivo alla gestione dei rischi
Il rapporto di interos.ai arriva in un momento in cui la preoccupazione per la resilienza della supply chain è in aumento. Secondo un sondaggio condotto da McKinsey, solo il 30% dei membri dei consigli di amministrazione possiede una comprensione approfondita delle problematiche relative alla supply chain, e solo un quarto ha processi formali per affrontare i rischi ad essa collegati. Ted Krantz, CEO di interos.ai, sottolinea che la gestione del rischio nella supply chain non è più solo una questione da affrontare da parte dei responsabili della sicurezza (CSO) o del procurement, ma un vero e proprio dilemma per i CEO. “Le aziende devono evolversi da una gestione reattiva dei rischi a un approccio proattivo, guidato dall’intelligenza artificiale, che ponga la resilienza al centro della strategia.”
I rischi critici per la supply chain nel 2025
Interos.ai ha identificato cinque rischi principali che le organizzazioni dovranno affrontare nel 2025:
- Instabilità geopolitica e danni economici
Le tensioni geopolitiche in aree come l’Europa orientale, il Mar Cinese Meridionale e il Mar Rosso rappresentano una minaccia tripla per la stabilità globale. Queste regioni sono cruciali per industrie come l’agricoltura, l’ingegneria civile, il retail e la produzione di computer, con oltre 481 aziende dell’S&P 500 direttamente collegate a queste aree ad alto rischio. Si stima che queste tensioni possano provocare danni economici fino a 1 trilione di dollari. - Minacce cibernetiche fisiche
Gli attacchi informatici stanno evolvendo, non limitandosi più solo ai software, ma mirando anche alle infrastrutture fisiche. Minacce come le interruzioni dei cavi sottomarini, l’hacking dei satelliti e le vulnerabilità climatiche nei data center sono sfruttate da avversari sempre più sofisticati. Questi attacchi rappresentano un rischio significativo per le operazioni della supply chain globale e richiedono strategie robuste di sicurezza cibernetica e fisica. - Guerre commerciali e interruzioni causate dall’inflazione
Le tensioni commerciali e l’inflazione in aumento continuano a rimodellare il commercio globale. Le tariffe proposte, come quelle del 25% su Cina, Messico e Canada, minacciano di interrompere industrie chiave, tra cui l’automotive, l’agricoltura e l’elettronica di consumo. Inoltre, fenomeni come l’aumento del prezzo degli avocado, simbolo dell’inflazione, sottolineano le sfide finanziarie che i vincoli commerciali e l’inflazione impongono alle supply chain. - Interruzioni legate al cambiamento climatico
Il cambiamento climatico sta intensificando le sue conseguenze, con eventi meteorologici catastrofici come uragani e incendi boschivi previsti per interrompere le operazioni di circa 20 milioni di aziende a livello globale. Questi eventi creeranno forti pressioni sulle supply chain, costringendo le aziende ad adottare strategie per la gestione dei rischi climatici. - Rischi legati alla sicurezza dell’intelligenza artificiale nella supply chain
Man mano che le aziende integrano l’AI nelle loro operazioni, emergono nuovi rischi. Minacce come l’avvelenamento dei dati e la corruzione dei modelli possono compromettere i sistemi AI, causando interruzioni operative significative. Il rapporto di interos.ai avverte che la sicurezza dei sistemi AI deve diventare una priorità assoluta per le organizzazioni che adottano questa tecnologia.
L’analisi del apporto di interos.ai evidenzia la natura interconnessa e in continua evoluzione dei rischi nella supply chain. Il rapporto invita le organizzazioni a passare da un approccio reattivo a uno proattivo, basato sull’intelligenza artificiale, che metta al primo posto la resilienza.
Per far fronte ai rischi identificati, le aziende devono adottare un sistema di gestione integrato che copra vari ambiti, inclusi minacce cibernetiche, eventi climatici estremi, normative ESG, restrizioni governative, tensioni geopolitiche e vulnerabilità finanziarie. Affrontare questi rischi è essenziale per garantire la continuità operativa, la conformità alle normative e il vantaggio competitivo.
Ted Krantz definisce le supply chain come il “fondamento dell’economia globale”, supportando settori critici e la vita quotidiana. Tuttavia, le supply chain possono anche fermare il mondo, come dimostrato dalle interruzioni globali. Per questo motivo, il principale problema che dovrebbe tenere svegli i CEO nel 2025 dovrebbe essere: “Dove si trovano i rischi nella mia supply chain e come posso eliminarli?”
La resilienza è la chiave per il futuro delle supply chain
Il rapporto di interos.ai rappresenta un monito forte e chiaro per le aziende di dare priorità alla resilienza delle loro supply chain, sfruttando l’intelligenza artificiale per la gestione dei rischi e rimanendo vigili di fronte a sfide globali in evoluzione. Le aziende che si preparano ad affrontare questi rischi in modo proattivo e integrato saranno meglio posizionate per affrontare le turbolenze del 2025 e oltre, mantenendo la continuità operativa e il vantaggio competitivo. La resilienza, alimentata dall’AI, diventerà il motore della competitività aziendale, con una gestione dei rischi che diventa un elemento centrale delle strategie aziendali globali.