La sostenibilità della supply chain e l’approvvigionamento etico sono stati fortemente influenzati da numerose sfide nel corso del 2024. Secondo una recente ricerca di LRQA, i rischi legati ai diritti umani e all’ambiente stanno continuando ad aumentare, mettendo sotto pressione l’integrità delle catene di fornitura globali.

I principali trend della sostenibilità nella supply chain per il 2025

Il rapporto “Supply Chain Sustainability: Top Trends for 2025” di LRQA ha individuato otto tendenze chiave basate sui dati raccolti tramite EiQ, la loro piattaforma di due diligence per le supply chain.

Le principali sfide emergenti comprendono:

  1. Un divario crescente tra ambizione, aspettativa e preparazione
  2. Un’agenda normativa sempre più complessa
  3. L’eccesso di dati e la necessità di insight di qualità
  4. Relazioni con i fornitori: dal potere contrattuale alla collaborazione
  5. Rischi persistenti nei mercati meno considerati: le ispezioni annuali non bastano
  6. I cambiamenti geopolitici ridisegnano il panorama dei rischi ESG
  7. Sicurezza alimentare e integrità dei prodotti come elementi chiave della sostenibilità
  8. L’interesse degli investitori continuerà a trasformare il settore

Le tensioni geopolitiche e il loro impatto sulle supply chain

Le tensioni geopolitiche stanno avendo un impatto crescente sul panorama dei rischi legati alle supply chain. Secondo il rapporto di LRQA, queste dinamiche possono influenzare le decisioni di approvvigionamento e la stabilità complessiva delle catene di fornitura. Uno dei punti salienti del report riguarda l’effetto delle politiche e dei cambiamenti amministrativi globali sulla continuità della supply chain. In particolare, il risultato delle elezioni negli Stati Uniti nel 2024 potrebbe influenzare la regolamentazione del commercio, le strategie di gestione del rischio e le aspettative in materia di responsabilità aziendale.

Le previsioni indicano un rafforzamento delle politiche migratorie, una crescente opposizione alle iniziative ESG e una maggiore attenzione normativa sulle imprese. Tutto ciò richiederà alle aziende di rivedere le proprie strategie di approvvigionamento e gestione del rischio, cercando di bilanciare sostenibilità ed efficienza finanziaria.

L’evoluzione della compliance ESG: un panorama sempre più frammentato

Un’altra sfida critica riguarda la crescente complessità normativa in ambito ESG. LRQA definisce questa situazione come una “zuppa normativa”, caratterizzata da una moltitudine di requisiti di rendicontazione e leggi sulla due diligence.

Nonostante l’aumento degli impegni ESG, molte aziende faticano a tradurre le ambizioni in azioni concrete. Il rapporto evidenzia come le pressioni finanziarie a breve termine spesso abbiano la priorità sulla resilienza ESG a lungo termine, creando un divario tra gli obiettivi di sostenibilità e la loro effettiva attuazione. Questa discrepanza espone le aziende a rischi reputazionali, finanziari e operativi.

L’impatto del nearshoring sulle supply chain

Molte aziende stanno valutando il nearshoring come strategia per mitigare i rischi, spostando le operazioni verso paesi più vicini. Tuttavia, secondo LRQA, questa pratica non sempre si traduce in una riduzione effettiva dei rischi. Ad esempio, per le aziende statunitensi, il rilocalizzare le operazioni non garantisce automaticamente maggiore sicurezza nella supply chain. Le aziende devono quindi considerare attentamente tutti i fattori di rischio prima di prendere decisioni strategiche di approvvigionamento.

Strategie basate sui dati per una supply chain più resiliente

Secondo LRQA, l’integrazione di dati in tempo reale e tecnologie avanzate nelle strategie di supply chain è essenziale per migliorare la resilienza.

Kevin Franklin, Chief Product Officer di LRQA, sottolinea l’importanza della gestione proattiva dei rischi: “Le supply chain globali non hanno mai affrontato una rete così complessa di sfide interconnesse. Tuttavia, i leader aziendali hanno l’opportunità di superarle investendo in dati, tecnologie avanzate ed esperienza globale.”

L’adozione di un approccio basato sui dati permette alle aziende di anticipare i rischi e costruire reti di approvvigionamento più solide, passando da una gestione reattiva a una proattiva.

Monitoraggio costante per una maggiore resilienza

LRQA aggiorna i dati del rapporto su base semestrale per fornire alle aziende informazioni tempestive e pertinenti. Questo permette alle imprese di adattare le proprie strategie in base all’evoluzione del panorama dei rischi, migliorando la resilienza delle supply chain globali. Un monitoraggio continuo e un aggiornamento costante delle strategie sono fondamentali per mantenere la competitività in un contesto economico e normativo in rapida evoluzione.