Il 2025 si sta rivelando un anno cruciale per le catene di fornitura globali. Le interruzioni dovute a dispute commerciali, cambiamenti geopolitici, impatti dei cambiamenti climatici e normative in evoluzione stanno costringendo le aziende a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento e distribuzione. L’analisi offerta da Environmental Resources Management (ERM) nel suo Sustainability Trends Quarterly Outlook mette in luce come le imprese stiano affrontando queste difficoltà, cercando di coniugare la resilienza delle loro supply chain con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine.
Tensioni commerciali e impatti sulle supply chain
Le crescenti barriere commerciali, alimentate da tariffe imposte dagli Stati Uniti e misure ritorsive da parte di Cina, Canada ed Europa, stanno creando disagi significativi per le supply chain globali. Le interruzioni nella produzione, i costi aumentati e i rallentamenti nelle spedizioni sono diventati problemi quotidiani. Le aziende che dipendono da catene di approvvigionamento internazionali, come Apple e Novo Nordisk, stanno diversificando le proprie operazioni produttive e investendo in capacità locali per ridurre l’esposizione ai rischi geopolitici. Apple, ad esempio, sta ampliando la produzione in India per ridurre la sua dipendenza dalla Cina.
Walmart, da parte sua, sta cercando di ottenere un vantaggio competitivo nel contesto delle interruzioni di fornitura, facendo pressione sui suoi fornitori per ridurre i costi nonostante le difficoltà logistiche e normative.
Diversificazione e rilocalizzazione: la nuova risposta strategica
La rilocalizzazione delle attività produttive è un approccio sempre più adottato dalle aziende per garantire la resilienza della supply chain. In un contesto caratterizzato da incertezze politiche e economiche, molte imprese stanno spostando la produzione più vicino ai mercati di consumo per ridurre i rischi legati alla logistica e alle barriere commerciali.
Le politiche di diversificazione sono diventate fondamentali anche per il settore delle energie rinnovabili. Più del 90% delle batterie agli ioni di litio, fondamentali per i veicoli elettrici e l’energia solare, proviene dalla Cina, mettendo sotto pressione le supply chain e aumentando i rischi derivanti dalle tariffe. La risposta delle aziende in questo settore è duplice: da un lato, l’acquisto di materiali critici da fonti più diversificate, dall’altro, un’attenzione costante alla sostenibilità, cercando di bilanciare la transizione verso l’energia pulita con la necessità di garantire continuità nella produzione.
Supply chain resilienti: un passo verso la sostenibilità
Nonostante le difficoltà a breve termine, molte aziende stanno continuando a investire nella transizione verso un’economia più sostenibile, perché riconoscono che la resilienza delle loro supply chain è strettamente legata agli obiettivi ambientali. ERM sottolinea che le imprese stanno concentrando sempre più attenzione sulla riduzione delle emissioni di carbonio lungo tutta la catena del valore. Questo approccio aiuta non solo a rispettare gli impegni di sostenibilità, ma contribuisce anche a garantire la continuità operativa in un contesto economico instabile.
Le aziende come IKEA, Shell e Rio Tinto, ad esempio, hanno confermato o addirittura rafforzato i loro obiettivi climatici, ritenendo che la decarbonizzazione e la gestione dei rischi legati al cambiamento climatico rappresentino opportunità economiche a lungo termine. In questo contesto, la sostenibilità non è più vista come un obiettivo separato, ma come una componente strategica della resilienza delle supply chain.
Walmart, ad esempio, ha ridotto i costi di smaltimento vendendo compost ricavato dai rifiuti alimentari, un’innovazione che contribuisce alla sostenibilità e al miglioramento dell’efficienza operativa. Inoltre, KIND ha adottato sistemi di irrigazione sotterranea per ridurre il consumo di acqua, un altro esempio di come la sostenibilità possa essere integrata direttamente nelle operazioni quotidiane, con vantaggi economici.
Tecnologia e digitalizzazione per una supply chain più intelligente
L’adozione della tecnologia è fondamentale per affrontare le sfide delle supply chain globali. Le soluzioni digitali permettono alle aziende di monitorare in tempo reale le interruzioni, ottimizzare i processi e prendere decisioni informate. Le piattaforme come il Net Zero Cloud di Salesforce, in collaborazione con ERM, stanno diventando strumenti indispensabili per le aziende che desiderano integrare la sostenibilità nelle loro supply chain, monitorando le emissioni di carbonio e altri impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.
Le tecnologie avanzate non solo migliorano l’efficienza, ma consentono alle aziende di rispondere rapidamente alle sfide di un mercato in continua evoluzione. La visibilità end-to-end delle supply chain è ora possibile grazie a sistemi intelligenti che aiutano a prevenire disagi e ottimizzare la logistica.
Il ruolo della finanza nel rafforzare la resilienza delle supply chain
La crescente attenzione alla sostenibilità sta influenzando anche il settore finanziario, che sta rivedendo le proprie politiche di investimento per integrare criteri ambientali e sociali. Sebbene alcuni grandi investitori abbiano ridotto il loro impegno verso gli obiettivi di sostenibilità, altre istituzioni, come BBVA e Standard Chartered, stanno rafforzando i propri piani di finanziamento verde, concentrandosi su progetti che migliorano la resilienza delle supply chain.
Le collaborazioni tra le imprese e le istituzioni finanziarie stanno diventando fondamentali per garantire che le catene di fornitura possano affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalle politiche commerciali. In questo scenario, l’intersezione tra sostenibilità e performance finanziaria si sta rivelando un driver chiave per la gestione delle supply chain nel lungo periodo.
Resilienza, sostenibilità e vantaggio competitivo
Le aziende stanno imparando che la resilienza delle supply chain non è solo una questione di costi, ma una strategia fondamentale per garantire la competitività a lungo termine. Le incertezze geopolitiche, le difficoltà logistiche e l’adeguamento alle normative ambientali richiedono una visione strategica che integri sostenibilità e capacità operativa. Investire in supply chain resilienti, in grado di rispondere a sfide impreviste, è la chiave per navigare con successo in un mondo sempre più incerto.
La sostenibilità, quindi, non è più vista come un obiettivo separato, ma come una leva strategica che consente alle aziende di rispondere alle difficoltà globali, trasformando le sfide in opportunità per il futuro.