In un articolo di Forbes si fa il punto sulle tendenze previste per il 2021 per il settore automotive. Tralasciando per un momento il 2020, l’annus horribilis, l’analisi prende in considerazione il 2018 e il 2019, periodo in cui l’automotive era già stato intaccato dalla contrazione dell’economia, il rallentamento dei paesi BRIC e dall’aumento della concorrenza. Il colpo di grazia è arrivato poi l’anno scorso in cui, tra il blocco totale delle filiera e della produzione nella prima parte dell’anno, il numero di automobili vendute è precipitato. Eppure, proprio a causa del virus, ora le persone si stanno spostando maggiormente con i trasporti privati e questo ha favorito la ripresa del settore stesso.
Più promettente, prevediamo un rapido aumento dell’8% anno su anno delle vendite nel 2021, con il settore sulla buona strada per superare i livelli del 2019 entro la fine del 2023.
In termini di come i principali mercati si stanno riprendendo dalle conseguenze della pandemia, il mercato automobilistico cinese è stato il più veloce, seguito dagli Stati Uniti che si sono rianimati intorno al terzo trimestre 2020. Nonostante gli effetti persistenti della pandemia, Europa e India ha mostrato anche segni di una rimonta costante, anche se a ritmo lento.
I trend 2021 per l’automotive
Secondo Forbes ci saranno 10 aspetti che rinvigoreranno l’industry nei prossimi 12 mesi, scopriamo quali:
Ogni casa automobilistica dovrà diventare digital
Le case automobilistiche che non riescono mettere in campo le proprie competenze digitali nel 2021 diventeranno più obsolete che mai.
Molte decideranno di sviluppare il software internamente e alcune inizieranno a costruire i propri sistemi operativi o collaboreranno con le aziende della Silicon Valley per sviluppare sistemi operativi per veicoli di prossima generazione.
Il computer prenderà il posto dello showroom
La vendita al dettaglio diventa digitale e già in questi mesi ha già fatto passi da gigante nei mercati automobilistici più organizzati del Nord America e dell’Europa occidentale. La pandemia ha infatti insegnato ai consumatori quanto sia semplice e facile acquistare tutto online, anche articoli di grandi dimensioni come le automobili. Il risparmio generato dall’abbandono degli showroom, permetterà di proporre prezzi più competitivi e di ripensare la strategia di marketing dell’intero settore, anche attraverso gli influencer per raccogliere più test drive. In Cina addirittura è possibile accettare prenotazioni su e-commerce di terze parti.
Le auto connesse faranno di più
Le piattaforme Internet of Things (IoT) per auto connesse aumenteranno quest’anno. I marketplace in-car consentiranno di concederci qualche piacere dalla comodità di un’auto, mentre le funzionalità on-demand miglioreranno la comodità, il comfort, la multimedialità, le prestazioni e la sicurezza del veicolo. Insieme, trasformeranno totalmente l’esperienza dell’utente e allargheranno i confini della personalizzazione.
Aumento dei modelli di abbonamento per l’uso dei veicoli
Durate contrattuali flessibili, utilizzi anche brevi e un facile scambio di veicoli rappresenteranno il vantaggio per i consumatori, ma le tariffe di abbonamento elevate potrebbero essere un freno. L’abbonamento al veicolo, per avere successo, richiederà che le case automobilistiche dovranno mettere in atto un modello di business che copra non solo le esigenze premium del mercato, ma anche varianti convenienti e sensibili al prezzo accessibili dalla massa. L’inclusione di auto usate a un prezzo accessibile, garantirà un mix di flotte di auto nuove e usate che soddisferanno entrambe le estremità dello spettro di clienti.
La crescita dell’usato online
L’usato vivrà un boom nel 2021 dal momento che in questi mesi è cresciuto il livello di vendita di auto usate online. Si prevede inoltre una ripresa della domanda anche di veicoli elettrici e ibridi usati.
Si fanno strada le piccole auto compatte
I consumatori timorosi dei rischi legati al trasporto pubblico prediligeranno la mobilità personale e per la prima volta i mercati di Cina e India vedranno aumentare i propri ricavi. Questa tendenza si registra anche per l’elettrico e l’ibrido in paesi come la Germania dove i sussidi governativi e gli incentivi forniranno un impulso alle vendite.
Spazio all’economia circolare
I veicoli fuori uso diventeranno il punto di partenza per abbracciare l’idea di riutilizzo e di riciclo. L’industria automobilistica concentrerà i suoi sforzi sulla creazione di auto sostenibili che in ogni fase, anche in quelle iniziali, presterà attenzione a ridurre i rifiuti generati. L’obiettivo di zero emissioni sarà ambizioso e perseguito anche quest’anno, nell’attesa di raggiungerlo.