L’ufficio acquisti è destinato a ridursi nei prossimi anni a causa delle innovazioni tecnologiche.
Secondo un report di Hackett Group, i team di procurement di prim’ordine richiedono circa il 30% in meno di impiegati rispetto ai loro equivalenti di meno successo, e usano le tecnologie digitali per essere più efficienti. Il report, basato su dati raccolti tra i clienti della compagnia, mostra come questo dato si traduce in un costo del lavoro inferiore del 21% e in un ritorno di investimento nel procurement pari al doppio di quello di un “tipico” ufficio acquisti.
Nic Walden, il capo del procurement Uk dell’azienda, ha dichiarato a Supply Management che la riduzione di personale è un trend che proseguirà nel futuro, dato che i compiti operativi verranno sempre più affidati ai computer, permettendo alle persone di spendere più tempo nella costruzione di relazioni con gli stakeholder.
«Ci dobbiamo aspettare uffici acquisti più piccoli in futuro, ma avranno un ruolo sempre più autonomo e contribuiranno maggiormente alla creazione di valore all’interno dell’azienda», ha affermato Walden.
Nel frattempo, le aziende di alto livello impiegheranno tecnologie digitali ancora più avanzate, come intelligenza artificiale e analytics, per migliorare l’efficienza e monitorare i fornitori. «Con più dati a disposizione le aziende possono gestire le relazioni con i fornitori durante tutto il ciclo di vita, non solo nella fase iniziale della firma del contratto».
Jaguar Land Rover, GlaxoSmithKline e Vodafone sono tra le aziende che hanno già sperimentato dei progetti che includono l’intelligenza artificiale e gli analytics, ha affermato Walden. Ma anche le organizzazioni più piccole possono beneficiare di questi progressi grazie a un effetto a cascata.
«I fornitori di tecnologia includeranno nuove funzionalità avanzate all’interno dei loro sistemi, e poiché questi sono sempre più basati sul cloud, accedervi sarà più semplice di quanto non fosse in passato».
Ha aggiunto: «Quello di cui abbiamo bisogno oggi è una chiamata alle armi per educare e formare i team acquisti in modo che siano pronti a sfruttare queste tecnologie e cogliere le opportunità future».
La ricerca di Hackett Group ha identificato sei acceleratori digitali per il procurement. Il digital engagement può migliorare l’efficienza, il coinvolgimento e la customer experience. L’automazione robotica dei processi sta passando dai progetti pilota all’adozione diffusa, e permette l’automazione di compiti ripetitivi nel purchase-to-pay o in altre fasi. Gli insight basati sugli analytics sono già caratteristici dei migliori team di procurement, e permettono maggiore agilità, così come di prendere decisioni predittive invece che reattive, di migliorare la pianificazione e l’analisi e di facilitare una misurazione delle performance più dettagliata.
Un altro strumento è l’architettura digitale moderna, come i software per l’e-sourcing, la ricerca dei fornitori e il contract lifecycle management. Questi sistemi possono velocizzare significativamente compiti dell’ufficio acquisti come la selezione e la qualifica dei fornitori, ridurre i contratti scaduti e aumentare l’uso di termini e condizioni standard. L’abilitazione digitale dei dipendenti, compreso l’uso dei social media e dei servizi di messaggistica, può aiutare a creare una cultura collaborativa e a velocizzare i processi, soprattutto per la nuova generazione dei professionisti del procurement.
Infine, il cognitive computing e l’intelligenza artificiale, seppur a uno stadio nascente, iniziano ad aiutare l’ufficio acquisti nell’implementare modelli, agire in modo predittivo e analizzare grandi quantità di dati.