Mckinsey non ha dubbi e anche noi crediamo che il futuro apparterrà solo a chi sarà in grado di trasformare e digitalizzare la propria strategia. Ma come lo stanno ripensando il ruolo della tecnologia? Alcune sono più avanti di altre, certo, altre meno. Quel che è certo è che la pandemia ha drasticamente accelerato la velocità con cui il digitale cambia il business.

Adozione tecnologia e modelli di business. 

L’adozione complessiva delle tecnologie digitali da parte delle aziende è accelerata da tre a sette anni in un arco di mesi. Questo è ciò che era emerso da una precedente survey e che viene riconfermato  anche da uno studio più recente, con un’aggiunta: l’accelerazione si sta verificando anche a livello delle pratiche aziendali principali. I modelli di business, secondo alcuni intervistati, stanno anche diventando obsoleti (il 64% afferma che le proprie aziende devono costruire nuove attività digitali per essere economicamente sostenibile fino al 2023).

L’altra faccia del digitale

Allo stesso tempo, molte realtà segnalano diverse vulnerabilità, nate anch’esse dalla “spinta digitale”. Tra le più segnalate sicuramente le strutture di profitto, la capacità di raggruppare i prodotti e le operation. Per quanto riguarda gli investimenti, non vengono designati ad aree che rischiano maggiori interruzioni o che offrono rendimenti più elevati. Molte aziende farmaceutiche stanno investendo sulla personalizzazione delle offerte, con accesso on demand a prodotti e un’esperienza del cliente ottimizzata. Queste aziende però, più di tutte, sono quelle che rischiano maggiormente l’interruzione delle loro catene del valore.

Tecnologia come elemento di differenziazione strategica

Si sta avendo una visione più strategica della tecnologia, e i dati raccolti da Mckinsey per due anni consecutivi lo confermano. Aprirsi al digitale è molto di più di una semplice voce di costo, piuttosto una leva strategica su cui puntare. Per questo le aziende più performanti hanno effettuato investimenti più audaci in tecnologia e possiedono capacità complessive più forti. Ciò nonostante “digitale” e “tecnologia” sono termini molto ampi con molteplici sfaccettature al loro interno e assumono significati diversi a seconda dell’azienda. Per questo è fondamentale che le organizzazioni capiscano cosa significhi veramente differenziarsi dagli altri per quanto riguarda la loro tecnologia.

Raggiungere i leader  sarà sempre più difficile, poiché i migliori attori economici hanno già intrapreso più azioni dei colleghi per raggiungere i loro obiettivi tecnologici. Le loro risposte mostrano che queste organizzazioni hanno maggiori probabilità di investire in talenti, creare nuove partnership (anche con concorrenti) e aumentare la spesa in ricerca e sviluppo. I top performer stanno creando piani più aggressivi per differenziarsi con la tecnologia, con alcuni che si preparano a reinventare del tutto la loro proposta di valore.

Una sfida da cogliere 

L’importanza del digitale rappresenta una sfida per i leader aziendali su diversi fronti:

  • i responsabili delle risorse umane devono non solo assumere nuovi tipi di talenti, ma anche affrontare le domande sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel cambiare i tipi e il numero di persone richieste dalla loro attività
  • i CFO devono prendere decisioni più ampie e più rapide sugli investimenti nelle tecnologie digitali e, in molti casi, guidare l’acquisizione di aziende digitali
  • la maggior parte degli attuali leader non ha le conoscenze o l’esperienza per aprire la strada all’applicazione di nuove tecnologie o identificare in modo coerente come le nuove tecnologie possono trasformare la propria attività

Cosa ci possiamo portare a casa da questa ricerca? Sicuramente la conferma della conferma della necessità di una solida base tecnologica ma anche la consapevolezza che le aziende leader sono molto più avanti dei concorrenti nella costruzione delle proprie. Il momento di investimenti in tecnologia e capacità è arrivato: solo così potranno rispondere a un panorama in rapida evoluzione.