La decisione è stata presa in seguito a un’epidemia di E. Coli causata dalla lattuga
Walmart ha dichiarato in una lettera aperta che tutti i fornitori di verdure in foglia che riforniscono suoi negozi e i grossisti di Sam’s Club dovranno garantire la tracciabilità end-to-end attraverso l’uso di blockchain entro settembre 2019. Francis Churchill riporta su Supply Management i dettagli del caso.
Il progetto, chiamato Walmart Food Traceability Initiative, spera di migliorare la tracciabilità del prodotto nell’eventualità di un incidente sanitario come l’epidemia di E. Coli scoppiata quest’anno a causa della lattuga romana. L’epidemia ha causato cinque morti e 96 ricoveri in ospedale.
Nella sua lettera, Walmart ha dichiarato che entro un anno tutti i fornitori di verdure in foglia dovranno essere in grado di tracciare a ritroso i propri prodotti fino al coltivatore d’origine nel giro di «secondi, non giorni». «Per fare questo, i fornitori dovranno registrare digitalmente le informazioni garantendo la tracciabilità end-to-end tramite il network Ibm Food Trust».
Walmart sta testando il sistema in partnership con Ibm da 18 mesi, e ha creato una «soluzione di tracciabilità user-friendly, a basso costo e basata su blockchain».
Diversamente da un registro cartaceo, che potrebbe richiedere giorni per tracciare un singolo cespo di insalata fino alla coltivazione di origine, secondo Walmart la tecnologia blockchain può offrire la medesima informazione in 2.2 secondi.
La possibilità di tracciare la provenienza del cibo permetterebbe, in caso di epidemie, di minimizzare l’impatto sulla salute delle persone. Gli ispettori sanitari potrebbero svolgere analisi più approfondite sulle cause, per gestire meglio la prevenzione in futuro.
Inoltre, si eviterebbe di ritirare dal mercato prodotti erroneamente associati alla crisi sanitaria. A giugno, le autorità sanitarie americane hanno ordinato ai consumatori di buttare tutta la lattuga prodotta a Yuma, in Arizona, dove aveva avuto origine l’epidemia. Tuttavia, nessuna busta di insalata aveva stampato lo stato di provenienza, e questo ha causato uno spreco di cibo non necessario. Invece, con la tecnologia blockchain i consumatori sarebbero in grado di sapere se il prodotto che hanno acquistato è stato contaminato. Scannerizzando la busta avrebbero l’informazione precisa del luogo di origine del prodotto, ha dichiarato Frank Yiannas, vicepresidente per la sicurezza alimentare di Walmart.