Molte aziende prevedono di assumere nuovi talenti per gestire l’intelligenza artificiale e sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Secondo un nuovo report le voci legate alla creatività e all’innovazione risentono del maggior divario di competenze. Ma il 57% dei leader ritiene che il “tocco umano” sia ancora più influente dell’IA, mentre sottolinea l’importanza di un’implementazione responsabile e centrata sulle persone.

L’IA sta già cambiando la struttura organizzativa

Secondo il rapporto di Adecco Group Leading Thorugh Great Disruption, condotto in collaborazione con Oxford Economics su 2.000 dirigenti di alto livello in nove paesi, più della metà delle aziende nei paesi con economie leader prevede di assumere nuovi talenti per gestire l’adozione dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro piuttosto che migliorare le competenze dei propri dipendenti esistenti. Circa il 46% ha dichiarato che riallocherà i dipendenti che perdono il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale e il 41% che impiegherà meno persone entro cinque anni a causa degli strumenti di intelligenza artificiale.

Per uscire dalla disruption l’approccio adottato dalle aziende va dal prevedere di assumere personale per colmare le lacune di alfabetizzazione digitale, all’ampliare le competenze degli attuali dipendenti. Il 66% ha dichiarato di voler attrarre talenti con competenze di intelligenza artificiale dall’esterno, mentre il 34% vuole “costruire” talenti internamente, formando i propri dipendenti e team. Questo contesto e le strategie delle aziende sottolineano come queste ultime debbano fare di più per riqualificare e ridistribuire i team, così da sfruttare al meglio questo salto tecnologico ed evitare inutili sconvolgimenti.

Un problema che è anche di leadership

Il divario nelle competenze legate all’intelligenza artificiale si estende ai vertici delle aziende con il 57% che afferma di non avere fiducia nella capacità dei propri dirigenti di comprendere i rischi e le opportunità legati all’intelligenza artificiale. Inoltre, solo il 43% ha affermato di disporre di programmi di formazione formale per migliorare le competenze legate all’intelligenza artificiale, mentre il 50% ha affermato di fornire indicazioni al personale su come utilizzare l’intelligenza artificiale sul lavoro.

Se la tecnologia ha reso l’approvvigionamento strategico più predittivo, l’approvvigionamento transazionale più automatizzato e la gestione delle relazioni con i fornitori più proattiva, gli strumenti di approvvigionamento digitale necessitano di creare strategie migliori per i fornitori e promuovere operazioni più efficienti, lavorando però sulla prontezza del team.

L’importanza della formazione

La formazione è fondamentale, indipendentemente dai nuovi strumenti: implementazione del prodotto o anche sessioni di formazione pratica in piccoli gruppi. Alcune persone possono imparare a utilizzare i nuovi strumenti tecnologici in tempi ragionevolmente brevi, mentre altre hanno bisogno di più tempo. Gli early adopter dovranno quindi supportare gli altri membri del team.

Gartner identifica cinque tipologie di persone definendo i diversi modi in cui i dipendenti interagiscono con le apparecchiature, il software e tra di loro: custodi, che credono che le competenze digitali non li aiutino; ingegneri, cioè gli esperti di tecnologia digitale; mavericks, lavoratori più giovani che portano le conoscenze tecnologiche al lavoro; navigatori, a metà carriera e abili, ma non esperti, con la tecnologia digitale; e piloti, a metà carriera, a proprio agio con la tecnologia e che trascorrono meno tempo alla scrivania. Capire dove rientrano i membri del team all’interno di queste categorie aiuterà a determinare il tipo di formazione richiesta e la quantità di corsi legati alla tecnologia per essere più agile.

Agilità e tocco umano

L’Harvard Business Review definisce la destrezza digitale (digital dexterity) come “le convinzioni, le mentalità e i comportamenti che aiutano i dipendenti a ottenere risultati più rapidi e di maggior valore dalle iniziative digitali”. Oltre alle competenze tecniche necessarie per l’utilizzo della tecnologia, una mentalità aperta e modalità di lavoro agili sono fondamentali per implementare nuovi strumenti tecnologici. Oltre il 90% dei dirigenti senior intervistati da Adecco ha affermato che avrà bisogno di una forza lavoro più flessibile, che stanno costruendo attraverso pool di talenti settoriali, assunzioni basate sulle competenze, piattaforme di talento online, lavoratori temporanei, flessibilità interna e talenti provenienti da altri paesi.

L’implementazione di nuovi strumenti nella funzione di approvvigionamento può migliorare l’efficienza, fornire risparmi sui costi e costruire migliori relazioni con clienti e stakeholder. Dedicare del tempo alla formazione e all’opportunità di aggiornamento permette di posizionarsi all’avanguardia nelle tecnologie e tendenze future. Ma il “tocco umano” rimane più influente dell’intelligenza artificiale sul lavoro. Come ha affermato in una nota Denis Machuel, Ceo di The Adecco Group: “È imperativo che i leader non solo implementino urgentemente il miglioramento delle competenze legate all’intelligenza artificiale, ma garantiscano anche che venga implementato in modo sicuro e responsabile mantenendo le persone saldamente al centro di questa transizione”.