Il mondo delle aziende e degli investimenti è sempre stato per sua stessa definizione in continua evoluzione, ma vi sono state in passato alcune rivoluzioni in grado davvero di cambiare il volto della finanza a 360 gradi, dal trading al procurement. Di queste certamente l’avvento del World Wide Web è stata per il nostro tempo il vero spartiacque tra un mondo analogico e uno digitale, un punto di svolta tanto per le centinaia di milioni di utenti quotidiani quanto per le grandi aziende e società che sin da subito hanno intuito le enormi potenzialità di questo futuristico strumento. Oggi infatti, dopo oltre 20 anni dal lancio della prima pagina online, possiamo dire che effettivamente internet ha cambiato la nostra società in maniera anche più profonda di quanto ci si potesse aspettare, e questo come già accennato vale anche per il sempre innovativo mondo del procurement e del supply chain management.
Secondo infatti una recente indagine condotta dall’EIU, il comparto di ricerca e analisi del gruppo internazionale della rivista The Economist, su un campione di 400 CEO provenienti da 13 Paesi distribuiti sui 5 Continenti, emerge che oltre il 40% di loro considera la digitalizzazione un passo prioritario e fondamentale per lo sviluppo delle rispettive società, tanto che quasi un quarto di loro risulta tuttora impegnato nella gestione di programmi di trasformazione e digitalizzazione dei comparti aziendali. A riguardo oltre il 75% dei CEO impegnati in questi progetti si è poi detto molto fiducioso, confidando nel raggiungimento a breve termine degli obiettivi impostati quali il miglioramento dei servizi per i clienti, un elevato livello di sicurezza e non ultima una più performante efficienza operativa. L’innovazione è insomma e come sempre un perno fondamentale su cui costruire il presente e il futuro di un’azienda, ma anche questo processo incontra a volte degli ostacoli in grado di mettere in difficoltà anche i manager più esperti.
Infatti secondo i dati dell’Economist Intelligence Unit ben l’86% dei CEO intervistati concorda sulla difficoltà reale di costruire le infrastrutture digitali necessarie per mettere in atto questa evoluzione informatica. Nello specifico i problemi maggiori vengono individuati nel ricorso a una tecnologia non flessibile (43%), nella mancanza di reali competenze tecnologiche (40%) e nelle falle in materia di sicurezza (39%). In particolare tra questi è la sicurezza il tema più attuale e sentito dalle grandi società e multinazionali di tutto il mondo, e il motivo è facilmente comprensibile: molti sono infatti stati negli ultimi tempi gli attacchi informatici messi in atto da gruppi di hacker per minare la solidità di brand storici e prestigiosi ma anche per fini politici o sociali. Si pensi al caso di Yahoo!, al devastante virus Wannacry che ha messo in scacco per due giorni il mondo intero, oppure al più recente scandalo Russiagate che tuttora inbarazza il tycoon più potente del mondo.
Insomma la sicurezza informatica è considerata all’unanimità un aspetto fondamentale per creare il business digitale del futuro, ma allo stesso tempo è anche la maggiore preoccupazione di molti CEO alla luce dei già citati attacchi informatici avvenuti negli ultimi anni. Nonostante questo la quasi totalità dei CEO a cui l’indagine si rivolge hanno escluso la possibilità di un rallentamento in questo processo di digitalizzazione, anche se questo potrebbe significare lasciare delle falle aperte nei sistemi di sicurezza. In questo senso sviluppare una corretta e adeguata strategia digitale è un passo necessario che prima o poi tutti dovranno intraprendere, anche se ottime prospettive sembrano ora arrivare dalla famigerata tecnologia Blockchain. Dalla ricerca svolta dall’EIU poi emerge un altro dato importante, ovvero che secondo la maggioranza dei CEO il futuro immediato delle loro società si baserà principalmente sullo sviluppo di strumenti come i cloud, i social o la tecnologia mobile in generale, fornendo in questo senso un’ulteriore chiave di lettura da sfruttare per il futuro delle grandi aziende. Insomma una digitalizzazione dei processi aziendali è in atto da anni ed è ormai inarrestabile sotto tutti i punti di vista, ma esistono ancora molti margini di miglioramento legati all’internet of things e, come già accennato, alla sicurezza informatica, che rappresenta come evidenziato uno dei temi più caldi del 2017 e dei prossimi anni.