Essere sostenibili è sempre più importante per le aziende tanto da inserirlo come obiettivo della propria strategia aziendale con KPI per la sostenibilità ad hoc. Ma quali sono quelli più idonei per generare il giusto impatto e quanti dovrebbero essere?
Per iniziare, secondo Procurement Leaders, si potrebbe chiedere ai principali stakeholder quali sono le aree di sostenibilità chiave per il business. Con questa premessa sarà più facile focalizzarsi su un aspetto preciso applicando non più di due o tre KPI di sostenibilità e lavorarci direttamente.
Una caratteristica inoltre da tenere in considerazione sui KPI sulla sostenibilità è che devono essere flessibili. A maggior ragione se introdotti da poco tempo e non ancora “testati”. Questo permette anche di cambiarli al variare della strategia aziendale.
Gli indicatori per la sostenibilità per un’azienda green
Il rapporto di ricerca “Indicatori di performance per la sostenibilità” di Greentire in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano ha evidenziato i 5 livelli principali di KPI per la sostenibilità aziendale.
Secondo lo studio è necessario che ogni azienda sia in grado di analizzare gli elementi che compongono la strategia e riconoscere come questi impattano sulla sostenibilità. La ragione che sottende i KPI pertanto è quella di facilitare la misurazione e l’interpretazione delle azioni del business in termini di impatto economico, sociale e ambientale.
Per definire una policy aziendale infatti si deve partire da una mappatura degli “aspetti potenziali e attuali legati alla sostenibilità”. Una volta individuati, si può procedere alla definizione degli obiettivi. La parte più complessa del processo risiede proprio nella scelta degli indicatori per monitorare le prestazione ( KPI). Si tratta di informazioni semplificate, sintetiche e comunicabili.
I 5 livelli degli indicatori di sostenibilità:
- Conformità
Questo primo livello contiene tutti gli indicatori relativi alla conformità dell’azienda alle normative locali, nazionali e internazionali e gli standard di settore.
- Uso dei materiali e Performance
Si riferisce ai risultati dell’azienda in termini energetici e idrici, rifiuti ed emissioni.
- Effetti
Il livello relativo agli impatti dell’azienda sull’ambiente naturale e umano. Un esempio concreto è quello della Salute e Sicurezza sul Lavoro, infortuni ed incidenti.
- Supply Chain e ciclo di vita del prodotto
In questo livello rientrano gli aspetti che vanno oltre i confini aziendali e che includono la supply chain, la distribuzione, l’uso e lo smaltimento del prodotto. Qualche esempio: la riciclabilità del prodotto, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile dei fornitori a monte e le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto.
- Sistema sostenibile
Tutti gli indicatori che misurano la performance in termini di impatto sulla qualità di vita, uso delle risorse idriche in base al grado di rigenerazione del territorio. Questi KPI sono difficilmente individuabili a livello aziendale ed è per questo che sono emanati a livello nazionale o internazionale
Questa gerarchia degli indicatori deriva dal Lowell Center for Sustainable Production.
Con quale criterio scegliere gli indicatori?
- Facilità e comprensibilità
Deve essere immediatamente comprensibile per evitare interpretazioni errate.
- Significatività
Deve identificare spazi e opportunità di miglioramento e bilanciare tecnicismi e informazioni generiche.
- Comprensività
Deve coprire tutti i principali aspetti e impatti significativi.
- Gestibilità e comparabilità
Le evoluzioni nella performance rilevate dagli indicatori dovrebbero essere valutate assicurando la comparabilità e la replicabilità dei risultati.
- Controllabilità
Consiste nella capacità del management di influenzare un indicatore con le proprie azioni mostrando in maniera evidente i progressi ottenuti.
- Continuità
L’indicatore deve poter essere continuamente aggiornato e monitorato.
- Efficienza
L’indicatore deve essere di per sé efficiente, senza elementi superflui e passaggi che rallenterebbero il suo impatto.