Le tariffe spot per i container hanno visto una diminuzione del 2,2%, scendendo a 5.406 euro per un’unità da 40 piedi, interrompendo un trend crescente di 12 settimane a causa di un rallentamento della domanda e di interruzioni commerciali. Nonostante questo calo, i costi rimangono elevati rispetto alla fine del 2023. In parallelo, uno studio di SAP ed Economist Impact sottolinea come il procurement stia acquisendo un ruolo cruciale nella definizione delle strategie aziendali, grazie a una maggiore collaborazione tra divisioni e all’adozione dell’AI, che migliora l’efficienza e il rispetto degli obiettivi ESG.
Tariffe e costi
Le tariffe spot per i container hanno registrato una diminuzione per la prima volta in quasi tre mesi, scendendo del 2,2% a 5.406 euro per un’unità da 40 piedi, interrompendo una crescita ininterrotta di 12 settimane. Questa flessione riflette un rallentamento della domanda, influenzata dai dazi statunitensi sui prodotti cinesi e da interruzioni commerciali che avevano causato un picco stagionale anticipato dei rifornimenti. Nonostante il calo, le tariffe rimangono circa tre volte superiori ai livelli di fine 2023. Il tasso di riferimento Shanghai-Los Angeles è sceso del 4,9% a 6.356 euro, mentre il costo per l’Europa settentrionale è sceso del 2% a 7.945 euro.
La domanda di container era elevata nella prima metà del 2024, con aumenti nei volumi per i principali porti come Los Angeles, Rotterdam e Anversa-Bruges, nonostante le difficoltà di fornitura dovute alle turbolenze del Mar Rosso e alle deviazioni navali. La congestione nei porti, come Singapore, ha mostrato segnali di attenuazione, con tempi di attesa per gli spazi di attracco in calo. Secondo Judah Levine di Freightos è un segno che domanda e offerta sono più equilibrate.
Il ruolo del procurement
Un ampio studio condotto da SAP ed Economist Impact su oltre 2.300 responsabili acquisti rivela che il ruolo del procurement nelle aziende è in crescita, con un maggiore coinvolgimento nelle strategie aziendali a lungo termine. Pressioni esterne e la necessità di generare valore hanno spinto verso una maggiore collaborazione tra il team procurement e altre divisioni, migliorando i rapporti interfunzionali e posizionando l’area acquisti come cruciale nella definizione e attuazione delle strategie aziendali. Tuttavia, solo il 18% degli intervistati ritiene che la collaborazione e la creazione di valore sono ottimali.
L’intelligenza artificiale si conferma un motore fondamentale della trasformazione digitale nel procurement, con il 44% degli intervistati che la considerano cruciale per ottimizzare la spesa e migliorare la gestione dei fornitori. Nonostante i costi elevati e l’incertezza economica rimangano priorità principali, i responsabili degli acquisti stanno focalizzando sempre più sull’IA e sulla sostenibilità, per la crescente attenzione verso gli obiettivi Esg che ha portato il 68% dei dirigenti a sentirsi fiduciosi nel rispettare le normative ambientali e sociali, segnando un significativo incremento rispetto all’anno precedente.
La forza della collaborazione
La forza del procurement dipende dalla solidità delle relazioni con la supply chain e gli stakeholder esterni, specie in un contesto caratterizzato da frequenti interruzioni, per cui è fondamentale costruire rapporti basati su onestà e fiducia, cruciali per affrontare le sfide e risolvere i problemi in modo efficace. Tuttavia, una volta stabilita una rete solida, il procurement deve gestirla in modo da fornire valore reciproco e considerare quali strumenti possono ottimizzare tali processi. La tecnologia può migliorare la trasparenza e la gestione delle relazioni con i fornitori, ma non è una soluzione unica e la fiducia reciproca è necessaria così come la comunicazione tra acquirenti e fornitori, per cui è essenziale l’elemento umano nelle interazioni per preservare una connessione significativa e strategica.
Nel contesto delle elezioni statunitensi del novembre del 2024, l’amministrazione Biden ha messo in evidenza il suo impegno a rafforzare la catena di approvvigionamento e la produzione negli Stati Uniti, con un focus particolare sulla resilienza e la sicurezza delle forniture. I piani includono incentivi per la produzione interna e investimenti in infrastrutture critiche, mirati a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a migliorare la competitività industriale. Questo approccio si collega all’importanza crescente del procurement nella definizione delle strategie aziendali, come emerso dallo studio di SAP ed Economist Impact, che evidenzia il ruolo cruciale dell’area acquisti nell’adattarsi ai cambiamenti economici e migliorare la sostenibilità e la gestione dei costi, così come viene espresso anche da Washington.